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14 giugno 2017

31° FESTIVAL MIX MILANO: DAL 15 GIUGNO AL 18 GIUGNO al PICCOLO TEATRO STREHELER

Dal 15 al18 Giugno, Piccolo Teatro Strehler: cinema, letteratura e musica, si miscelano per raccontare un'identità queer in continuo movimento.
Per i suoi primi 31 anni il Festival MIX Milano regala al suo pubblico una rassegna ricca di film, ospiti, eventi tutto a ingresso gratuito, perché "chi ama davvero condivide". Per accedere al festival basterà effettuare il tesseramento all'Associazione Culturale MIX Milano durante la manifestazione o, per un accesso più veloce alle proiezioni, tramite la piattaforma di Crowdfunding "Produzioni dal Basso".


Ma questa non sarà l'unica novità di questa 31esima edizione. Tornano, infatti, le Queen del festival. La Queen of Comedy di quest'anno, il premio conferito alla protagonista indiscussa delI'international kingdom of comedy, sarà consegnato la sera di venerdì 16 giugno a Serra Yilmaz, la nota attrice di origini turche, simbolo del cinema di Ferzan Ozpetek, che si avvicenda dopo la grande attrice e teatrante Anna Mazzamauro, l'almodovariana Carmen Maura, le milanesi Angela Finocchiaro, Lella Costa e Franca Valeri, la felliniana Sandra Milo e le ragazze della tv Cinzia Leone e Geppi Cucciari. Mentre il riconoscimento di Queen of Music sarà consegnato a Malika Ayane, come anteprima del festival, lunedì 12 giugno.


Organizzato da Associazione Culturale MIX Milano in collaborazione con Crescenzi & Co e MFN Milano Film Network, la rete dei festival di cinema milanesi, e con il supporto di Azione Gay e Lesbica di Firenze. Con il Patrocinio del Comune di Milano e Piccolo Teatro Strehler e con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, il Festival è ideato da Giampaolo Marzi, diretto e prodotto con Debora Guma, Rafael Maniglia, Andrea Ferrari, Joe Balass, Cristina Zanetti, Elena Rossi Linguanti, Francesca Bellone, Michela Giorgini, Marco Bravo. La scelta dei film e la programmazione è realizzata in collaborazione con il gruppo giovani di CIG Arcigay Milano e IMMAGINARIA, Festival Internazionale del Cinema delle Donne: Ribelli, Lesbiche, Eccentriche.

L'edizione 2017 avrà in programma i tradizionali 50 titoli, suddivisi in tre sezioni macro, lungometraggi, documentari e cortometraggi. Tre giurie formate da esperti e critici di cinema internazionali e nostrani sceglieranno le migliori, tra tante anteprime, pellicole all'avanguardia, poliglotte e innovative. Un'ulteriore novità del 2017 prevede inoltre un premio per il miglior lungometraggio assegnato direttamente dal pubblico in sala attraverso l'APP ufficiale del Festival Mix Milano 2017 per smartphone e tablet, scaricabile direttamente dagli store. Tramite l'applicazione gli ospiti potranno interagire fra loro, votare il loro film preferito e condividere l'esperienza del Festival.


La 31esima edizione debutta giovedì 15 giugno con il film Souvenir di Bavo Defurne, con protagonista la sempre brava, affascinante e coinvolgente Isabelle Huppert nel ruolo di Liliane, impiegata modello in una fabbrica alimentare, che ha lasciato dietro di sé una carriera di cantante pop bruscamente interrotta con un'eliminazione all'European Festival. Co-protagonista Kevin Azaïs (Les combattants), nei panni di un giovane pugile alla ricerca non solo di vittorie sul ring ma anche di una propria identità.  Direttamentedall'ultima Berlinale, nella stessa serata seguirà Chavela  di Catherine Gund e Daresha Kyi che sarà ospite del festival, un appassionato omaggio a Chavela Vargas, la cantante costaricana naturalizzata messicana divenuta famosa prima in Messico, poi in tutto il mondo per le sue interpretazioni eccezionali delle canzoni popolari messicane, donna fiera e indipendente fece innamorare Frida Kahlo e Ava Gardner tra le tante, e tenne il suo ultimo concerto organizzato dal regista Pedro Almodóvar, a Madrid, in onore del poeta Federico Garcia Lorca.


 

LUNGOMETRAGGI
Al Concorso Lungometraggi del 31°Festival MIX Milano, sono state ammesse nove opere, di cui due in anteprima italiana e quattro dirette da donne. 


Tra i temi che emergono dal Concorso, l'attenzione ai giovani con film che si misurano su questioni quali il bullismo, il coming out, la ricerca di una propria identità, il complicato campo della scuola, della famiglia e dei sentimenti. Ritroviamo queste tematiche nel terzo lungometraggio del regista tedesco Jakob M. Erwa, Center of My World, (16/6 ore 20.30) film sul raggiungimento della maturità, con Louis Hofmann, rivelazione di Land of Mine, nel ruolo del protagonista Phil, un adolescente gay alle prese con complesse relazioni familiari. Anche in 1:54 (18/6 ore 16.30) opera prima del giovane canadese Yan England, il protagonista è un adolescente, Tim, un liceale con il sogno della corsa attraverso la quale spera di vendicare un giovane amico di cui era innamorato e che si è suicidato. Sono adolescenti anche i protagonisti dell'opera prima Heartstone (18/6 ore 20) del giovane regista islandese Guðmundur Arnar Guðmundsson, presentato alle ultime “Giornate degli Autori – Venice Days” e vincitore del Queer Lion, storia di due amici inseparabili, Thor e Kristjan - interpretato da Blær Hinriksson che sarà ospite del festival - nel periodo della scoperta di se stessi, in un piccolo paese disperso nel nulla, nell'est dell'Islanda.  Ancora una storia di formazione con El color de un invierno (A Winter to Remember) esordio alla regia della venticinquenne Cecilia Valenzuela Gioia, che interpreta anche il ruolo della protagonista Lucia, un film che ritrae con chiarezza e sensibilità il dolore che deriva dal vivere nella paura e la gioia che proviene dall'accettazione di sé. La proiezione sarà preceduta dal corto fuori concorso Diario Blu(e) di Titta Cosetta Raccagni, racconto intimo e personale sulla scoperta del proprio genere e sul vivere la sessualità al di là delle etichette. 


Due le anteprime italiane entrambe dirette da donne: Extra Terrestres (17/06 ore 20.30) della regista portoricana Carla Cavina, che sarà presente al festival, storia di Teresa, vegetariana e astrofisica di successo, che dopo anni di autoesilio, torna a Porto Rico per annunciare alla sua famiglia l'imminente matrimonio con la fidanzata Daniela, cosa che non sarà per niente facile; e Signature Move (16/06 ore 22.45) interessante debutto cinematografico della giovane Jennifer Reeder, che sullo sfondo della multietnica Chicago,  racconta una storia d'amore contrastata, tra Zaynab avvocata di origine pakistana, lesbica non dichiarata, che si dedica al wrestling e Alma una messicana americana, lesbica libera e disinibita, la cui madre era la celebre campionessa di wrestling Luchador ‘Luna Pellegrossia'.

 
Da segnalare la presenza del noto attore e regista scozzese Alan Cumming (GoldenEye, X-Men 2) protagonista di After Louie (17/06 ore 20.30), diretto da Vincent Gagliostro, storia di un sopravvissuto all'epidemia dell'AIDS negli anni ottanta, che s'innamora del giovane Braeden riscoprendo un'intimità che aveva dimenticato e non credeva più possibile. Con Tom of Finland (17/06 ore 22.30) di Dome Karukoski, tra i più apprezzati registi finlandesi, entriamo invece nel meraviglioso mondo dell'illustratore Touko Laaksonen, meglio noto come "Tom of Finland" (1920-1991), disegnatore di immagini omoerotiche, vera e propria icona dell'arte gay, vissuto in un periodo storico in cui essere omosessuali, significava vivere in gran segreto nell'oscurità della notte.


Chiude la sezione While you weren't looking (18/06 ore 20.45) di Catherine Stewart, una fotografia sincera della vita queer contemporanea in uno dei Paesi più celebrati dalla cultura gay internazionale, il Sudafrica. 

DOCUMENTARI 
Dieci le opere selezionate nel Concorso Documentari spazio di riflessione sui segnali di tendenza più originali intorno ai temi dell'identità. Tra queste due prime assolute: Feminista (16/6 ore 21) di Myriam Fougère, sorta di road movie al seguito di una carovana di giovani attiviste che nel 2015 hanno attraversato l'Europa, dalla Turchia al Portogallo, attraverso i Balcani, l'Italia e la Spagna, per incontrare altre donne e unire le forze; e Atopos, Generi Teatranti (16/06 ore 19) di Alberto Amoretti, documentario che racconta l'esperienza dell'omonima compagnia teatrale, fondata a Milano nel 2010 e composta da attori professionisti e non professionisti, transessuali e non transessuali, nella creazione dello spettacolo Variabili Umane. In anteprima europea invece The untold tales of Armistead Maupin (17/06 ore 19) di Jennifer M. Kroot, presentato in collaborazione con Milano Film Festival, sulla vita e le opere di uno dei più grandi e amati raconteur di sempre, Armistead Maupin, pioniere nella lotta per i diritti degli omosessuali. 

In programma anche quattro anteprime italiane: oltre al già citato “Chavela”, con Presenting Joani: the Queen of the paradiddle (16/6 ore 21, precede Feminista) di Tina Gordon, ripercorriamo la storia di un'altra grande artista della scena musicale internazionale, Joani Hannan, incredibile batterista jazz, apripista per tutte le donne che volevano entrare nel mondo della musica negli anni ‘50 e '60, e che conquistò persino Hollywood, venendo ingaggiata in A qualcuno piace caldo accanto a Marilyn Monroe; The Guys Next Door (17/06 ore 22.30) di Amy Geller e Allie Humenuk, intimo ritratto di una vera e propria Modern Family, che si contrappone alla classica visione di ciò che costituisce il tradizionale nucleo familiare in America; Temporary Queens (16/06 ore 22.30) di Matteo Tortora, viaggio nel mondo delle drag queens in Italia attraverso quattro storie. Il film sarà preceduto da Primadonna di Daniele Gangemi, Clelia Scimone, Ludovico Serra e Veronica Vescio, breve documentario con al centro Marco, artista savonese, che come un Virgilio dantesco ci prende per mano e ci guida nel mondo delle drag queen assumendo di volta in volta punti di vista differenti. 

My Wonderful West Berlin (18/06 ore 22.30) di Jochen Hick, ci racconta invece di come la comunità queer viveva nella Berlino dell'Ovest in un'epoca in cui l'emancipazione era ancora da inventare, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Goethe-Institut di Milano. Completa il Concorso un'opera che invita a riflettere su temi poco indagati quali il fenomeno dell'immigrazione di giovani all'interno dell'Europa e la prostituzione maschile. E' Brothers of the night (18/06 ore 18.30) del regista libanese Patric Chiha, che racconta la storia cruda di un gruppo di giovani ragazzi bulgari a Vienna che, grazie alla prostituzione, riescono a sopravvivere e mantenere le proprie famiglie, rimaste nel paese d'origine.
 
DAGLI ARCHIVI 
Torna anche per quest’anno una sezione che va a scavare negli archivi del cinema a tematica gay, lesbica e trans. Questa volta gli archivi sono quelli del Festival MIX Milano, e la sezione si chiama SHORT MIX D’ARCHIVIO (18/06 ore 18.15) ovvero una selezione dei migliori cortometraggi passati in Concorso nelle scorse edizioni del festival, da metà anni ’90 fino a metà del 2000, a cura del Gruppo Giovani CIG Arcigay di Milano. 

Tutte le proiezioni saranno a INGRESSO GRATUITO riservato alle amiche e agli amici del MIX che effettueranno il tesseramento all'Associazione Culturale MIX Milano.

Tesseramento online su:
 
www.produzionidalbasso.com/project/31-festival-mix-milano/ 

Per la programmazione completa:
www.festivalmixmilano.com

31 maggio 2016

VARICHINA - LA VERA STORIA DELLA FINTA VITA DI LORENZO DE SANTIS



A Bari, quartiere Libertà, negli anni Settanta e Ottanta, essere gay è difficile, confessarlo al mondo è impossibile. Lorenzo De Santis, detto "Varichina", lo sa. Ma non ci sta. E grida al mondo la sua verità, incurante del fatto che il mondo può fargli molto male.
La docu-fiction di Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo racconta la storia a tinte forti di un uomo che di una vita senza privilegi (
posteggiatore abusivo; vendeva candeggina, puliva i bagni pubblici; appariscente e volgare, famoso per le avances sguaiate che rivolgeva agli uomini che gli capitavano a tiro) ha fatto una bandiera. Respinto dalla famiglia, bistrattato dai suoi amanti, zimbello dei concittadini, la sua difesa in una città chiusa e ipocrita com'era la Bari di trent'anni fa era stata fare di se stesso un personaggio.

Ma chi era l’uomo che si nascondeva dietro questa maschera? In un racconto tragicomico tra realtà e immaginazione, documentario e fiction, il film racconta il coraggio di Lorenzo di rimanere se stesso nonostante tutto. La sua lotta per non restare ai margini in cui la società dei suo tempo voleva relegarlo.
La storia coraggiosa del "precursore di tutti i Gay Pride" non appartiene solo al pubblico LGBT, perché "Varichina", trash prima che fosse di moda, gay prima che fosse permesso, è un rivoluzionario che parla a tutti noi.


Non ci resta che vederlo al cinema.

24 giugno 2015

CI CHIAMANO DIVERSI


Ci chiamano diversi è un itinerario nella coscienza collettiva e nelle vite private di chi si racconta. Storie troppo spesso ferite da parole ingiuste e dal pregiudizio, ma tutte straordinariamente capaci di generare un finale inaspettato, più bello e positivo rispetto a quella promessa di chi aveva sentenziato per loro una condanna all’infelicità. Per capire che l’umanità, in qualsiasi sua declinazione, non è mai uno scarto dalla norma, ma qualcosa che semplicemente accade, in tutta la sua dignità. Anche laddove il “senso comune” non pensava di poterla trovare o accogliere. Per comprendere che solo quando siamo in grado di abbracciare ciò che appare lontano rispetto a noi, siamo davvero persone libere. 

A MONKEY PRODUCTIONS FILM co-produced by a lot of donors
Original Music by DAVID OSPINA & MARCO PRATO
Color Correction by MIRKO ISAIA
English Subtitles by AMIE VENNER
Written, Directed ad Edited by VINCENZO MONACO

30 ottobre 2014

TIZIANO FERRO in copertina su "TV SORRISI E CANZONI"

Tiziano Ferro è in copertina su "TV Sorrisi e Canzoni" n° 44 del 01 novembre 2014.

18 settembre 2014

27 agosto 2014

"MI RACCOMANDO SO RICCHIONI". QUANDO L'OMOFOBIA E' CERTIFICATA ANCHE SUGLI SCONTRINI

 
 "Cameriere, può portarci il conto per favore?". Lo scontrino arriva sul tavolo dei quattro amici, ma con una scritta offensiva nel mezzo delle ordinazioni: "Mi raccomando so ricchioni".
I clienti che avevano appena consumato una cena erano omosessuali. E' successo in una pizzeria di Maruggio, in provincia di Taranto.

Una storia che sa dell'assurdo. Una frase discriminante scritta sulla comanda del tavolo di quattro uomini per far capire a ‘qualcuno' che erano omosessuali. Perché? Bisognerebbe chiederlo al cameriere che ha preso le ordinazioni al tavolo dei clienti che il 29 luglio scorso sono andati a mangiare una pizza nella pizzeria che si trova in contrada Cazzizzi a Maruggio (Taranto), a pochi chilometri da Manduria e Campomarino, località marina.

I ragazzi, uno dei quali di Latiano, hanno trascorso la serata in tranquillità e consumando la cena serenamente. Peccato però che a fine cena oltre al dolce è arrivato anche l'amaro. L'ordinazione era stata presa da uno dei camerieri con un computer palmare.

"Inizialmente non volevamo credere ai nostri occhi - ha raccontato a BrindisiOggi.it il latianese - Siamo subito andati dal proprietario del locale per chiedere spiegazioni. Lo stesso è rimasto senza parole, ci ha chiesto scusa anche a nome del cameriere. Il giorno successivo ci ha contattati per farci nuovamente le scuse e dicendoci che aveva allontanato dalla pizzeria il cameriere che aveva scritto la frase offensiva. Noi però in quel locale non ci ritorneremo più".

Fonte: BrindisiOggi.it 


Precisazioni: Inserendo su Google le informazioni relative alla località e alla contrada così come riportate nell'articolo di Brindisi Oggi, non è difficile risalire al nome della pizzeria (parzialmente visibile anche nella parte oscurata associata al nome della prima pizza presente sullo scontrino).

17 luglio 2014

"GLOBAL GAY" DI FRÉDÉRIC MARTEL: UN RACCONTO COLORATISSIMO, DRAMMATICO, PIENO DI VITA

Dalle serate di tango gay a Buenos Aires alle feste di samba a Rio, dai love hotels di Tokyo alle squadre gay di dragon boating a Singapore, il sociologo Frédéric Martel ha compiuto un lungo viaggio in giro per il mondo alla ricerca di un "Global Gay Way of Life": un sentire comune - culturale e di vivere civile - che caratterizza le minoranze sessuali.

Il suo bel saggio "
Global Gay" (Feltrinelli, pp. 328, euro 18) mette a confronto la straordinaria rivoluzione sessuale che si sta compiendo in America latina con le intolleranze odiose perpetrate dalla maggior parte dei paesi musulmani; ripercorre la storia delle prime rivendicazioni dei movimenti LGBT in Nord America e traccia un quadro affascinante del presente, dove a Cuba come nei paesi arabi la comunità gay rivendica i propri diritti in un processo culturale lento, ma per fortuna - si spera - inarrestabile.

Nel suo libro parla di "global gay way of life", cosa significa? 

Affrontando questo racconto mi sono chiesto: esiste un modo di vivere gay uguale per tutti a prescindere dal posto in cui si vive? Oppure le sottoculture gay nei vari paesi sono profondamente diverse? La mia risposta è stata sì, finché le minoranze gay saranno discriminate, finché saranno in lotta con la loro cultura locale, finché non saranno integrate e i gay accettati ovunque come cittadini "normali", allora una "cultura" e un modo di vivere gay saranno in comune a tutti i gay del mondo. Senza per questo dimenticare le dovute differenze dell'essere omosessuale in un paese piuttosto che in un altro.

Nel suo libro sottolinea quanto siano state importanti le rivendicazioni del movimento Lgbt negli Stati Uniti per l'emancipazione dei gay nel mondo occidentale... 

I Moti di Stonewall sono stati l'inizio di tutto: stanchi di essere perseguitati, i gay che frequentavano lo Stonewall Inn al Greenwich Village una sera, quando la polizia ha fatto irruzione nel locale, hanno deciso di reagire. Era l'estate del 1969 e da quel momento il 28 giugno è diventata una data simbolica per l'orgoglio gay. Gli USA sono stati il simbolo della rivoluzione Lgbt nel mondo e non - come pensano certi gay di sinistra - paesi come l'URSS, la Cina o Cuba. Oggi la situazione è più complessa: l'America resta un simbolo, anche grazie ad Obama che ha ricordato Stonewall nei suoi discorsi, ma i matrimoni gay sono accettati in una piccola parte del paese, mentre da questo punto di vista l'Europa e il Sud America sono all'avanguardia. Spagna e Portogallo hanno avuto un ruolo importante nel riconoscimento dei diritti civili dei gay, mentre l'Italia è purtroppo molto indietro.

Un ulteriore passo in avanti viene dai paesi del centro e sud America, come è vissuta la la cultura gay? 

L'America latina ha compiuto straordinari passi in avanti: siamo passati, come è successo prima in Europa, dalla criminalizzazione dell'omosessualità alla criminalizzazione dell'omofobia! Il fatto che città come Buenos Aires o Brasilia abbiano un atteggiamento più liberale di tante città degli States o di Parigi la dice lunga sulla globalizzazione. I paesi emergenti stanno venendo alla ribalta con le loro economie, ma anche con la loro cultura, con internet e con dei valori specifici, tutti argomenti trattati nei miei libri. Il primato sui diritti civili delle minoranze apparteneva ad Europa e Stati Uniti, ma il XXI secolo segna il sorpasso dell'America latina.

Nel suo libro, oltre a raccontare le mille sfaccettature della cultura gay globale, sottolinea quanto sia difficile e pericoloso essere omosessuale in alcune parti del mondo? 

I paesi musulmani rappresentano una realtà difficile: ci sono ancora otto paesi che applicano la pena di morte, come l'Iran e l'Arabia Saudita. Io chiamo questo fenomeno "hot omofobia", perché la legge dello stato deriva da credenze religiose. Al secondo posto c'è l'Africa, in particolare Uganda, Malawi, Camerun e Nigeria, dove l'omofobia è connessa all'islamismo o all'evangelismo. Poi c'è quell'atteggiamento che nel libro descrivo come "cold omofobia" che appartiene soprattutto alla Russia, alla Bielorussia e ad una parte dell'Europa dell'Est. Infine c'è la maggior parte dell'Asia che non si esprime chiaramente, di fatto paesi come la Cina o il Vietnam non condannano le minoranze gay, ma di certo non proteggono i loro diritti. Poi ci sono democrazie più sviluppate, vedi il Giappone, e altre più arretrate come l'India.

Qual è la situazione in Europa? Siamo abbastanza liberali nell'affrontare la questione dei diritti civili dei gay?
 

L'Europa è spaccata in due: i paesi del Nord - come Danimarca, Belgio e Olanda - e la parte occidentale rappresentata da Spagna e Portogallo sono all'avanguardia su questi temi; la Francia sta nel mezzo e l'Italia, come ho detto, è ancora molto indietro. L'influenza del Vaticano sullo stato italiano è sempre stata molto forte, ma il divieto di riconoscere i diritti dei gay è basato sull'ipocrisia: molte persone all'interno del Vaticano sono omosessuali (fenomeno che deriva anche dal fatto che la chiesa vieta il matrimonio ai sacerdoti), quindi per reazione mostrano un eccessivo atteggiamento anti-gay. In poche parole: più sei gay nel tuo privato, tanto più ti mostri ostile verso gli omosessuali in pubblico..questo è il segreto del Vaticano.


"GLOBAL GAY"
Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano 
Prima Edizione in "Serie Bianca" giugno 2014
Traduttore: Giorgia Fracca
Uscita: 25 giugno 2014
Pagine: 328
ISBN: 978-88-07-17280-9
Prezzo €18,00


Fonte: Huffingtonpost.it
 

15 luglio 2014

"ANY DAY NOW" IN ESCLUSIVA ALLA CINETECA DI MILANO

In collaborazione con la casa di distribuzione 30 Holding, La Cineteca di Milano presenta in esclusiva italiana un lungometraggio mai uscito sugli schermi italiani e invece di assoluto valore, come dimostrano i numerossissimi riconoscimenti ottenuti a livello internazionale, fra i quali i premi del pubblico come miglior film al Tribeca Film Festival 2012, al Chicago International Film Festival 2012 e al Seattle International Film Festival 2012. 

Basato su una storia vera e ambientato a Los Angeles negli anni '70, "Any Day Now" è una coinvolgente storia ricca di umanità che affronta il tema delle adozioni gay, ancora così attuale oggi ma 40 anni fa sicuramente dirompente. I protagonisti sono tutti bravissimi ma l'attore protagonista Alan Cumming è da Oscar. 
Merito anche di una splendida regia, che evita sia il melodramma che la disquisizione politico-ideologica, concentrandosi esclusivamente su un’approfondita esplorazione dei personaggi, restituiti con grande equilibrio in tutta la loro umana complessità. Quello che ne risulta è così un racconto potente sull’amore, l’accettazione e la famiglia, di fronte al quale si ride, si piange, si prova rabbia, insomma ci si emoziona e commuove in quel modo speciale che solo il miglior cinema riesce a indurre. 

ANY DAY NOW
Cineteca di Milano - Spazio Oberdan
dal 10 Luglio al 23 Luglio 
QUI gli orari. 

Prezzi: Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni all’Area Metropolis 2.0 
Biglietto d’ingresso: € 7,00; € 5,50 con Cinetessera 
I tesserini delle Università sono validi come Cinetessera 2013.

 

03 luglio 2014

ARCIGAY: PRONTI A BOICOTTARE LA LOMBARDIA (#BOYCOTTLOMBARDIA)

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione che suggerisce al Governo Italiano di non applicare il documento standard di Educazione Sessuale redatto dall'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Inoltre, sostenendo l'incapacità di gay e lesbiche di formare una famiglia, e la non legittimità e parità delle loro unioni, contrariamente a quanto ha sentenziato due volte la Corte Costituzionale, ha istituito una Festa della Famiglia naturale, dove intende solo ed esclusivamente celebrare l'unione tra uomo e una donna come superiore ad altre unioni. Questa festa inoltre prevede azioni nelle scuole che di fatto, sulla base delle premesse della mozione, si caratterizzano come anti-gay.
Nel dibattito in aula tutti i proponenti hanno sostenuto l'intento e la necessità di discriminare legislativamente le famiglie omogenitoriali da quelle formate da un uomo e una donna.
La Lombardia è così da oggi un posto meno sicuro per le persone LGBT dove principi e pensieri discriminatori sono legittimati dalla massima istituzione territoriale.
La Giunta Regionale è stata invitata da Arcigay a rimandare la mozione in Consiglio per incostituzionalità e inapplicabilità e suggerto vivamente di non individuare nessuna data per celebrare una festa che finirebbe con il festeggiare le discriminazioni.

In Lombardia vivono e lavorano centinaia di migliaia di omosessuali che il Consiglio Regionale ha definito con questa mozione dei cittadini di serie B, incapaci e indegni di formare famiglia. Cittadini che lavorano in tutti settori produttivi, e come i cittadini eterosessuali, in quelle attività di richiamo internazionale che rendono unico il nostro territorio. Per i rappresentanti in Regione i cittadini omosessuali lombardi sono da trattare come gli ebrei che costruivano le piramidi dei faraoni.
Arcigay dichiara: "Vogliamo salvaguardare questo storico territorio di accoglienza e proteggerlo da una deriva pericolosa volta a cancellare le libertà, l'uguaglianza e i diritti, ma siamo pronti a una mobilitazione internazionale che denunci quanto deciso e boicotti il "made in Lombardia" e tutti quegli eventi, località turistiche e appuntamenti come EXPO che si reggono anche sul contributo delle nostre vite. Se dovesse essere necessaria un'azione radicale siamo pronti a prenderla, pronti a spiegarla alla maggioranza dei cittadini lombardi che vivono in famiglie "non naturali", perchè i nemici della Lombardia e delle loro vite non siamo noi, ma questa maggioranza".

A SAN FRANCISCO IL BURGER KING CELEBRA IL GAY PRIDE CON IL "PROUD WHOPPER"

In occasione del 44° Gay Pride cittadino, un negozio Burger King di San Francisco ha introdotto nel proprio menu il Prod Whopper. Il panino si presentava avvolto in una carta arcobaleno e agli avventori non veniva svelato il suo contenuto. Aprendo l'involucro si poteva trovare il tradizionale Whopper accompagnato dalla scritta «Dentro siamo tutti uguali». 
L'azienda ha anche realizzato un video che ha immortalato alcune reazioni dei clienti. «Penso che questo involucro indichi che tutti noi abbiamo gli stessi diritti» spiega un bambino. «Non mi era mai capitato di commuovermi davanti ad un hamburger» aggiunge una ragazza. 
Non sono mancate reazioni negative, tra cui un uomo pronto ad affermare che la catena non avrà più il suo supporto.

 
Fonte: Gayburg

02 luglio 2014

MICHAELA BIANCOFIORE: "I TRANS SONO UNA COSA MEZZA E NON ESISTONO IN NATURA"

"Non si può essere né carne né pesce. Uno se è maschio va con le donne, se invece ha una propensione per il proprio sesso, va con gli uomini o con le donne, con il proprio sesso. Ma non che va con una cosa mezza: una mezza creata ad arte, perché non esistono i trans in natura. Anche se c’è qualcuno che nasce “strano”. [...] E' una macchina da soldi per chi si trasforma in transessuale, perché se uno si sente uomo o donna fa l’operazione, e io su questo sono completamente d’accordo: se uno nasce in una prigione di corpo e fa l’operazione io sono la prima a dire menomale.

Le parola di Michaela Biancofiore si commentano da sole. Il tutto durante un'intervista ai i microfoni del programma di Radio 2 "Un Giorno da Pecora", in cui è stata ospite lunedì 30 giugno 2014. 

 


26 giugno 2014

BEING GAY IN RUSSIA: A BOLOGNA LA MOSTRA FOTOGRAFICA

Oggi, 26 giugno 2014 alle h 17.00, all'Istituto Storico Parri di Bologna verrà inaugurata la mostra "BEING GAY IN RUSSIA". 

L'11 giugno 2013 la Duma di Stato della Federazione Russa ha approvato la legge che vieta la promozione dei rapporti sessuali "non tradizionali" tra i minori. 
La legge prevede sanzioni per la diffusione di informazioni finalizzata alla formazione di una "visione distorta dell'equivalenza sociale delle relazioni tradizionali e non tradizionali" tra i minorenni. In base alla legge, gli individui saranno puniti con una multa se la promozione di rapporti non tradizionali venga effettuata attraverso i media o su Internet.

Per le persone giuridiche l'importo della multa può arrivare fino a centomila rubli (circa duemila euro). I cittadini stranieri condannati per la promozione di rapporti non tradizionali possono essere allontanati dal territorio russo. La legge federale che vieta la promozione dei rapporti “non tradizionali” si basa su leggi regionali simili in vigore in molte città russe, tra cui San Pietroburgo.
Egor Rogalev ha fotografato le coppie omosessuali di San Pietroburgo (la città che per prima ha approvato la “legge contro i gay") indagando sulle possibili conseguenze della legge sulla vita delle coppie omossesuali. A causa della politica omofoba del governo Putin sono drastica- mente aumentati i casi di violenza contro gli attivisti per diritti gay.

L'evento è organizzato da
Bologna Pride, Cassero LGBT Center, Gender Bender Festival. Con il patrocinio dell'Istituto Storico Parri.

La mostra sarà visibile fino al 7 luglio 2014. 


BEING GAY IN RUSSIA 
Una mostra fotografica di Egor Rogalev
26 giugno - 07 luglio 2014
Istituto Storico Parri (Ex Refettorio), via Sant'Isaia 18, Bologna
Orari:
Lunedì 15.30 – 18.30
Martedì 10 – 13
Mercoledì 10 – 13
Giovedì 15.30 – 18.30
Venerdì  10 – 13

Ingresso: GRATUITO


STONEWALL 1969-2014: A MILANO DIBATTITO SUI 45 ANNI DEL MOVIMENTO LGBT

Oggi, giovedì 26 giugno alle ore 18 presso il Teatro Filodrammatici di Milano in via Filodrammatici 1, si terrà un incontro con Giovanni Dall'Orto, giornalista e scrittore, militante gay e storico. L'iniziativa organizzata da Pride il mensile gay italiano (www.prideonline.it) si inserisce nell'ambito della Milano pride Week 2014 che culminerà nel corteo di sabato 28 giugno.

Sono trascorsi 45 anni da quel fatidico 28 giugno 1969 data di inizio degli Stonewall Riots avvenuti nel quartiere bohémien di Greenwich Village a New York, episodio che segna simbolicamente l'inizio della lotta politica organizzata per la rivendicazione dei diritti delle persone omosessuali e transessuali. Se Stonewall è diventato l'unico momento della storia gay famoso a livello internazionale, è perché dal 1970 si sono celebrati annualmente un numero crescente di cortei commemorativi noti come "Gay Pride". Queste manifestazioni hanno fortemente contribuito a dare visibilità e a far emergere le questioni LGBT, a modificare la cultura e, infine, in alcuni paesi a provocare cambiamenti legislativi che hanno ribaltato più di 2000 anni di storia in meno di 40: basta pensare all'ottenimento dei matrimoni egualitari. Partendo da un'analisi dei fatti storici riguardanti i moti di Stonewall si arriverà a trattare temi di estrema attualità.

Il Teatro Filodrammatici è promotore insieme al Centro di Iniziativa Gay - Arcigay Milano della rassegna di teatro omosessuale Illecite//Visioni che a novembre 2014 giungerà alla 3a edizione. L'incontro è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

24 giugno 2014

"GERONTOPHILIA" e "PIERROT LUNAIRE" di BRUCE LABRUCE vincono il 28° FESTIVAL MIX di MILANO

Si è concluso ieri al Teatro Strehler di Milano il 28° Festival MIX di Milano dedicato al Cinema Gaylesbico e Queer Culture.
Questi i vincitori e le menzioni speciali:

LUNGOMETRAGGI
Vincitori:
i due film del canadese Bruce LaBruce, "Gerontophilia" e "Pierrot Lunaire".
Menzione speciale della giuria:
"Pazza Idea (Xenia)" del greco Panos H. Koutras

DOCUMENTARI
Vincitore:
"My Prairie Home" di Chelsea McMullan
Menzione speciale della giuria:
"Violette Leduc: In Pursuit Of Love" di Esther Hoffenberg


Il premio "Queen Of Comedy" di quest'anno (il premio conferito alla protagonista indiscussa dell'international kingdom of comedy) è stato invece assegnato alla grande attrice e teatrante Anna Mazzamauro, che si avvicenda dopo l’almodovariana Carmen Maura, le milanesi Angela Finocchiaro, Lella Costa e Franca Valeri, la felliniana Sandra Milo e le ragazze della tv Cinzia Leone e Geppi Cucciari. 

«E' giusto che al di là dell’etichetta ci sia un mondo di creature che abbiamo il diritto di amare quello che vogliono. Io sono con loro, voglio essere la regina della libertà della loro vita. La libertà di essere come ti pare. Non sono io che sono brutta, sono gli altri che sono troppo belli". 
Anna Mazzamauro

23 giugno 2014

SMANIA UAGLIUNS - PIACCIO A LUCA



Il rap è omofobo e machista? 
Il nuovo singolo degli Smania Uagliuns, "Piaccio A Luca", dimostra il contrario. Sia il testo sia il videoclip di questo ultimo estratto da "TrogloDigital" (ReddArmy), secondo album della band lucana, raccontano una storia di libertà sessuale contro il pregiudizio e la discriminazione di genere, in particolare facendo riferimento agli amori gay. Gli Smania Uagliuns sono Enzo “The Agronomist” Lofrano (1984), Gennaro “Pastor Flava” Suanno (1984) e Gianni “The Ol’Dirty Trumpet” Lofrano (1990). 
Sin dai loro esordi, nei primi anni duemila, sperimentano vie sonore non in linea con gli stereotipi dell’hip hop, men che meno italiano. TrogloDigital è uscito a giugno 2013 e in questi dodici mesi il trio ha pubblicato altri tre videoclip, un remix che anticipa la prossima uscita di una raccolta in cui producer di elettronica rimaneggiano i brani dell’album e ha suonato in vari club e festival in giro per l’Italia fino ad arrivare a Casa Sanremo. 
Il concept di "TrogloDigital" immagina una nuova vita ambientata sull’Isola-pianeta Totem, in cui, come dicono gli Smania Uagliuns, tra le varie abitudini non in linea con la civiltà terrestre, vige “l'amore libero: ci si ama tra umani, animali e piante, senza distinzione di sesso e specie”. Il videoclip di "Piaccio A Luca" mette in scena proprio questo tratto del mondo parallelo cantato nell’album, trasponendolo nella nostra vita di tutti i giorni e rafforzando il messaggio del brano. Il regista è Peppe Cammarata che, con la sua casa di produzione, Videoinflussi, ha già prodotto decine di videoclip tra cui Ma che discorsi di Daniele Silvestri - vincitore del PIV. Da anni, inoltre, Cammarata collabora con Fabio Luongo per la realizzazione di videoclip per alcuni tra i più popolari musicisti Italiani. 
Un live showcase del gruppo avrà luogo Festival MIX sul sagrato del Teatro Strehler il giorno di chiusura del festival, ovvero oggi lunedì 23 giugno.

20 giugno 2014

"GERONTOPHILIA" questa sera al FESTIVAL MIX di MILANO

Dopo la discussa anteprima mondiale alle Giornate degli Autori del'ultima Mostra del Cinema di Venezia, Bruce LaBruce presenterà questa sera al Festival MIX di Milano "Gerontophilia". 
Il porno qui non è visibile ma mostrare una legge del desiderio finora occultata al cinema è privilegio e scommessa per pochi. La gerontofilia trova forma in una miscela di commedia sentimentale, mèlo e on the road, facendoci più che mai sentire la pulsione erotica e amorosa che lega un giovanissimo infermiere (Pier-Gabriel Lajoie) al corpo ottuagenario di un suo paziente. Un Harold e Maude al maschile dove non mancheranno gelosia, tenerezze ed erotismo, intrecci di carne adolescenziale e pelle rugosa accompagnati da una colonna sonora che aumenta i brividi.

Venerdì 20 Giugno 2014 - ore 20:30
Festival MIX Milano
Sala Grande
Teatro Strehler
Largo Greppi 1, Milano

INGRESSO
€10,00 singolo biglietto
€15,00 (Day Pass)
Abbonamento: €50,00 (valido per tutto il festival dal 19 al 23 giugno)