Giovanardi che polemizza con Madonna è pura surrealtà, anche perché Madonna non lo saprà mai. Equivale a "Fanfani attacca i Beatles", per i meno anziani propongo "Cota maledice Hollywood". Si ride. Ma è una risata breve, perché un secondo dopo ci sovviene che, partita Madonna, Giovanardi rimane qui con noi, è lui il nostro convivente, lui l'espressione
corrente del pensiero piccino che ci fa piccini, sempre più piccini di fronte al mondo. Gli italiani che viaggiano tornano con le mani nei capelli per gli sfottò, le allusioni sessuali, gli sguardi
di compatimento. Il capo di Giovanardi è una celebrità planetaria nel campo del gallismo da barzelletta, le sue camicie di seta nera e il suo cerone ne fanno una star dell’avanspettacolo, anchese con quarant’anni di ritardo. Giovanardi ha perfettamente ragione, in questo senso, a rimproverare Madonna perché "la sua cultura non è quella della famiglia". Nella "cultura della famiglia" dell'Italietta di Giovanardi, il padre di famiglia e il puttaniere sono figure tranquillamente coesistenti, spesso coincidenti, ma l'omosessuale non può ereditare dal suo compagno di una vita, né assisterlo in ospedale. Finché quella cultura non sarà morta e sepolta l'Italia sarà eternamente bigotta e, quel che è peggio, eternamente volgare e violenta con una moltitudine di esseri umani.
Michele Serra - La Repubblica, mercoledì 14 Settembre 2011
14 settembre 2011
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