14 settembre 2011

ANALISI SEMISERIA DELLE CRITICHE DEL PDL A MADONNA

Da: ilNichilista

Qualche giorno fa
Madonna, in un’intervista a "Oggi", si è concessa una battuta su Silvio Berlusconi:

"Cosa penso di Berlusconi? Non vorrei parlarne adesso. Ma il settimanale inglese Economist ha detto già tutto, no?"

Niente che valga un post. Se non ci fossero le reazioni suscitate nel PdL e raccolte in queste ore da Klaus Davi. Che offrono lo spunto per un commento semiserio, filosofico-patetico, in corsivo. Non sul parere di Madonna, di cui non ci interessa nulla, ma sulle capacità argomentative di due sottosegretari del governo, di un vicecapogruppo vicario dei deputati e di un deputato del PdL.

1. Reazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè

Madonna ha offeso milioni di connazionali. Non quanto un ministro che fa il dito medio, un altro che manda affanculo il presidente della Camera dall’interno dell’Aula di Montecitorio, un altro ancora che dà del «cretino» a un ulteriore ministro mentre espone la manovra finanziaria firmata da entrambi. O un sottosegretario del governo che fa il dito medio in uno studio televisivo fingendo di toccarsi un anello.

A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola.
Imperativo categorico secondo Santanchè: Se una popstar critica il governo, deve fallire sul piano artistico. Appunto: Meglio se ricorrendo a forme vendicative sul modello dello «specchio riflesso», o comunque mutuate da quelle comunemente in uso tra i bambini tra i 5 e gli 8 anni.

Va contro la scelta democratica di milioni di italiani che hanno voluto e votato con convinzione questo governo.
Che importa se un parere va pro o contro la «scelta democratica di milioni di italiani». Un parere non comporta il tradimento di impegni elettorali. Non quanto essere stati candidati premier avversari del premier in carica, averne detto peste e corna e poi essere entrati a far parte del suo governo.

Mi auguro a questo punto che gli italiani pensino di lei quello che lei pensa di loro.
Occhio per occhio, dente per dente. La altrimenti detta «legge del taglione». Utile per applicare l’imperativo categorico.

E che, quindi, il suo peraltro stroncatissimo film se lo veda da sola.
Altra formulazione dell’imperativo categorico. Questa volta è la «formula dell’umanità». L’ispirazione resta kantiana.

Quello che fa più male è che queste celebrità siano particolarmente attente a lanciare i loro prodotti e, senza scrupoli, facciano il loro marketing sulla pelle degli italiani. Un pò come il tuo leader, un imprenditore che nel 1994 ha lanciato un partito presentandolo apertamente come un prodotto di marketing e, proprio come si fa per un prodotto di marketing, lo ha infiocchettato di promesse che non si sarebbero mai realizzate.

2. Reazione del sottosegretario alla Presidenza delConsiglio, Carlo Giovanardi

Molto intelligente l’attacco all’Italia e a Berlusconi della signora Ciccone.
Captatio benevolentiae alla rovescia. Serve a mettere in chiaro da subito che ci sarà dell’ironia malriuscita.

Riprende un giornale inglese, The Economist, che pontifica da un Paese in cui, ad agosto, abbiamo visto rivolte sociali senza precedenti e certamente avrà sentito cosa ha detto il premier inglese a commento di una città come Londra messa a ferro e fuoco; l’Inghilterra è un Paese in preda a un evidente sfascio delle strutture familiari, a una disgregazione totale della società. Insomma se il pulpito cui si ispira Madonna è quello inglese allora possiamo stare tranquilli.
E’ il teorema di Giovanardi: una popstar può criticare il Paese A basandosi sulle analisi di un quotidiano di un Paese B se e solo se (SituazioneSocialePaese B > SituazioneSocialePaeseA). L’identità SituazioneSocialePaeseX=AnalisiQuotidianoPaeseX è un assioma.

Il pensiero politico di Madonna non conta nulla.
E allora perché commentarlo?

Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati.
Veramente ce n’è uno al governo. Nel tuo. E ha piuttosto 'irretito' «la gente».

Tra l'altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay.
Secondo Teorema di Giovanardi: una popstar può esprimere un parere sul Paese X se e soltanto se l’insieme delle sue credenze è coerente con la Costituzione del Paese X. Corollario: se anche fosse coerente ma contenesse anche una sola credenza favorevole alle coppie omosessuali, la popstar sarebbe comunque costretta al silenzio.

3. Reazione del vicepresidente vicario alla Camera del PdL, Massimo Corsaro

Madonna critica Berlusconi? Vuol dire che toglieremo qualche suo disco dai nostri scaffali.
Critica il governo, quindi è una pessima artista. Precisazione: si applica a qualunque altra qualità del criticante. La formula dunque è in realtà universale: «Critica il governo, quindi è una pessima x».

Cosa vuole che contino le idee politiche di una cantante?
Allora perché commentarle? Si potrebbe chiamare la ‘fallacia Giovanardi-Corsaro’.

E’ forse una politologa? Una sociologa?
Tecnica retorica usata per mettere in risalto che una popstar non è una politologa o una sociologa. Forse non lo riteneva abbastanza chiaro.

Sono solo dei privilegiati che snocciolano giudizi forse per farsi pubblicità.
Un po’ come i politici, cinque sere a settimana, in televisione.

4. Reazione del deputato del PdL, Gabriella Carlucci

Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell'Economist, tra l'altro in un Paese come l'Italia che la adora.
Regola aurea dello showbusiness: il pubblico ha sempre ragione, quando è numeroso. Un retaggio della formazione passata.

Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti. Sillogismo Carlucci. Premessa1: una delle più ricche e famose popstar della storia del più grande paese capitalista di tutti i tempi ha assunto un ufficio stampa comunista. Premessa2: il più grande giornale economico del paese che ha dato i natali al capitalismo è un giornale comunista. Conclusione: una delle più ricche e famose popstar della storia del più grande paese capitalista di tutti i tempi, leggendo il più grande giornale economico del paese che ha dato i natali al capitalismo, è stata indotta a frasi comuniste per aumentare le sue vendite in un paese dove uno spregiudicato imprenditore capitalista tiene in scacco comunisti (e non) da 17 anni usando lo stratagemma retorico del pericolo comunista. In altre parole, la famosa popstar ha usato consapevolmente la tattica dei perdenti. Per farsi pubblicità.

E’ come se io, che sono stata recentemente negli Usa per un gemellaggio con la città di Miami, parlassi male di Obama. Teorema Carlucci: soltanto le persone del Paese X possono parlar male del Paese X senza incorrere nel Sillogismo Carlucci.

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