La lotta all'omofobia entra nelle scuole coinvolgendo più di duemila studenti europei grazie al progetto "Niso", in collaborazione con la Provincia di Roma. L'obiettivo, presentato il 19 ottobre al Liceo Socrate, è realizzare una proposta politica e di comunicazione contro le discriminazioni verso le persone lesbiche, gay e trans. Per farlo, quattro istituti romani (Aristotele, Cannizzaro, Giordano Bruno e Socrate) si daranno battaglia, a colpi di idee e trovate originali attraverso un Edu-game: laboratori di cinema e political game. E' questo il senso di "Voice Out!". Dunque, due squadre, l'una contro l'altra, armate di vedute aperte o chiuse sul problema dell'emarginazione, pronte a "darsele di santa ragione": in palio c'è un viaggio a Bruxelles, sede del Parlamento europeo. Ma qui arriveranno soltanto i più bravi - dopo la sfida con le altre scuole dell'Olanda, del Belgio e dell'Estonia - ovvero coloro i quali saranno stati in grado di elaborare un progetto contro le discriminazioni. E in quanto a idee, giovani e fresche, i ragazzi romani non sono secondi a nessuno. Basti pensare al Liceo Socrate, che ha lanciato persino un video su You Tube, una sorta di chiamata alla causa, da far girare per gli istituti e non solo. "Quella che sta per cominciare è una campagna elettorale, fra due opposti schieramenti sull'omofobia: parlarne poi è come abbattere un tabù", osserva Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, intervenuto, assieme all'assessore provinciale alla Cultura, Cecilia D'Elia, alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa. E i dati parlano chiaro. Secondo un questionario distribuito fra i giovani, dai 13 ai 26 anni, nei principali luoghi di aggregazione gay, il 74% degli intervistati ha dichiarato di aver subito almeno una volta nella vita un atto di bullismo, e fra questi, il 36% sarebbe avvenuto all'interno delle mura scolastiche. Inoltre, si registra un forte timore nel fare coming out, per paura che la società non capisca. E La percezione dei giovani mostra, inoltre, come il 48% ritenga che i gay siano accettati molto negativamente o negativamente nelle scuole. Solo per il 10 per cento, una piccola minoranza, esiste un clima positivo per gli studenti omosessuali.
Fonte: corriere.it
basta "coll'omofobia", con i lgbt !!!!
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