Secondo Giornalettismo.com su Libero ci si è lanciati in un ardito parallelo tra l'ormai celebre "Forza Gnocca" berlusconiano e un improbabile "Forza Gay" piddino dove i gay (e non le persone omosessuali tutte, ma solo i maschi!) sono usati come un evidente bau bau per spaventare i famigerati moderati che, in Italia, si sa di moderato non hanno nulla.
Tanto per essere chiari, poi, si userebbe una vignetta del solito Benny che ha fatto dell'insulto figurativo la sua chiave stilistica: Bersani rappresentato come una orrida travesta con parruccone biondo, filo di perle e peli sul petto.
I gay, lo sanno tutti gli omofobi che si rispettino, non sono altro che degli uomini che vorrebbero essere donne ma che non sanno nemmeno com'è fatta una donna.
Un capolavoro di omofobia, bassezza politica e maschilismo concertato in una vignetta e una manciata di righe scritte su un giornale che serve solo ad aumentare lo spreco di carta.
Secondo il virgolettato di Giornalettismo, comunque, il quotidiano di Belpietro si chiederebbe anche cosa ne pensino "della linea bersaniana gli ex popolari".
Quale sarebbe la "linea bersaniana"? Non si sa bene! Probabilmente si fa riferimento alla lettera inviata dal segretario del PD ad Equality in occasione della conferma alla segreteria di Mancuso nella quale Bersani si è lanciato in un genericissimo "Tra i punti principali del programma con cui il PD si presenterà di fronte agli elettori saranno contenuti impegni chiari: penso all'approvazione di una legge contro l'omofobia e la transfobia, al riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso
sesso, ...".
Secondo Libero la "gente moderata" che dovrebbe spaventarsi alla sola idea di due maschi che si mandano una raccomandata (si ricordi sempre l'ideona dei DICO!) "già vede il voto cattolico migrare verso altri lidi (e magari medita di fare altrettanto)".
Sarebbe interessante sapere da Libero cosa pensino quegli stessi moderati di prostitute, orge e sex-toys ispirati all'iconografia cattolica?
Presto detto:
"La contrapposizione tra Forza Gnocca e Forza Gay, pur nella propria iperbolicità, è l'emblema di come - e pazienza per i professionisti dell'antipolitica - destra e sinistra non siano tutti uguali. Di nuovo: nessuno sta riducendo la faccenda a partito degli sciupafemmine contro partito degli omosex. È che l'antinomia in questione riassume in sé alla perfezione quella tra PdL e PD. E non c'è nemmeno bisogno di impiccarsi a paroloni tipo valori, etica o principi.
Basta parlare di politica: da una parte i temi etici e i diritti civili sono meditati e declinati secondo una certa sensibilità, dall'altra si usano criteri diversi; da una parte si tende a dare retta alla dottrina della Chiesa e dall'altra meno; da una parte si è conservatori e dall'altra progressisti.
Insomma, da una parte la gnocca e dall'altra i gay: è il bipolarismo, bellezza".
Quindi per Libero (e molti dei seguaci del PdL) non solo esiste un'antinomia tra omosessuali e gnocca (chissà che ne pensano se si nominano loro le lesbiche. Forse a una gnocca al quadrato!) ma la mercificazione della donna, la sineddoche gnocca-donna, il sesso promiscuo e lo sfruttamento delle donne sono perfette adesioni ai valori cristiani e a quanto la Chiesa e il Vaticano sostengono.
Davanti alla gnocca i cattolici che votano non scappano, davanti ai gay si: bella morale!
Fonte: QueerWay
12 ottobre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento