07 novembre 2012

LA LETTERA DI OBAMA SUI GENITORI GAY

Sophia Bailey Klugh è una bambina americana di 10 anni, figlia di una coppia di uomini gay, Jonathan Bailey e Triton Klugh. La settimana scorsa ha scritto una lettera al Presidente Obama, ringraziandolo per il suo sostegno ai matrimoni gay - e quindi alla causa dei suoi due papà - e chiedendogli un consiglio su come affrontare le prese in giro dei suoi compagni di classe. 

Caro Barack Obama
sono Sophia Bailey Klugh. La tua amica che ti ha invitato a cena. Se non te lo ricordi va bene lo stesso. Ma volevo solo dirti che sono felice che sei d’accordo che due uomini possano amarsi perché ho due papà e loro si amano. Ma a scuola gli altri bambini pensano che sia disgustoso e strano e questo ferisce il mio cuore e i miei sentimenti. Scrivo a te perché sei il mio eroe. Se tu fossi me e avessi due papà che si amano, e i bambini a scuola ti prendessero in giro per questo motivo, cosa faresti?
 Per favore rispondimi!
 Volevo solo dirti che mi sei d’ispirazione e spero tu vinca e diventi il presidente. Renderesti il mondo un posto del tutto migliore. 

 La tua amica Sophia 


P.S. Per favore saluta le tue figlie da parte mia! 



Jonathan Bailey, papà di Sophia, ha pubblicato su Facebook la lettera di sua figlia e anche la lettera di risposta ricevuta pochi giorni dopo dalla Casa Bianca (la cui autenticità è stata confermata al sito Letters Of Note dall’amministrazione).

Cara Sophia, 
grazie per avermi scritto una lettera così profonda sulla tua famiglia. Leggerla mi ha reso orgoglioso di essere il vostro presidente e ancora più speranzoso riguardo il futuro della nostra nazione. 
In America non esistono due famiglie che siano uguali. Noi celebriamo questa diversità. E riconosciamo che a prescindere che si abbiano due papà o una mamma quello che conta più di tutto è l’amore che mostriamo l’un l’altro. Tu sei molto fortunata ad avere due genitori che si prendono cura di te. Loro sono fortunati ad avere una figlia eccezionale come te. 
Le nostre differenze ci uniscono. Tu e io siamo benedetti dal vivere in un paese dove siamo nati uguali, dove non importa come sembriamo esteriormente, dove siamo cresciuti o chi siano i nostri genitori. Una buona regola è trattare gli altri nel modo in cui speri che loro trattino te. Ricorda ai tuoi compagni di scuola questa regola se ti dicono qualcosa che ferisce i tuoi sentimenti. 
Grazie ancora per aver trovato il tempo di scrivermi. Sono onorato di avere il tuo sostegno e sono ispirato dalla tua comprensione. Mi dispiace di non essere venuto a cena, ma saluterò Sasha e Malia da parte tua. 

Cordialmente, 

Barack Obama
    Fonte: Il Post

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