01 giugno 2011

I VINCITORI DEL 25° FESTIVAL MIX MILANO

Si è concluso ieri sera al Teatro Strehler il 25° Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture.
Questi i vincitori.

Concorso Lungometraggi
La Giuria del 25° Festival MIX Milano - Concorso Lungometraggi, composta da Ferdinando Bruni, Juanma Carrillo, Carla Chiarelli, Giuliano Federico e Myrna Gil Quintero, assegna i premi: Premio Migliore Film: 80 EGUNEAN (di Jon Garaño e José María Goenaga, Spagna, 2010, 105') con la seguente motivazione:
In questa rosa di film sui giovani che il MIX ha saputo regalare alla città di Milano, la giuria si è commossa davanti alla storia di due anziane signore che si rincontrano 50 anni dopo la propria amicizia adolescenziale. Due attrici straordinarie che vogliamo qui citare: Josè Ramòn Argoitia nel ruolo dell’inossidabile lesbica anziana e Itzair Aizpuru nel ruolo della buona vecchia madre di famiglia che deve fare i conti con la tardiva scoperta della propria omoaffettività.
Per aver trattato con gentile coraggio il tema dell'amore omosessuale tra due anziane signore, per la scrittura attenta a lasciare a ogni personaggio la propria dignità di individuo unico e irripetibile, per la regia sempre concentrata sulla narrazione delle emozioni talvolta contrastanti dei protagonisti e - ci teniamo a ripetere - per la bravura delle due attrici protagoniste.

Menzione Speciale per la Sceneggiatura Originale: AUSENTE (di Marco Berger, Argentina, 2011, 87') con la seguente motivazione: La giuria dei lungometraggi del 25° Festival MIX Milano ha preso atto dell'evidente necessità per la cinematografia cosiddetta LGBT di trattare il tema dell'adolescenza come capitolo centrale della conoscenza di sè. In particolare ci è sembrato scomodamente poetico il personaggio di Lukas, il giovane ragazzo nato femmina del film ROMEOS di Sabine Bernardi, che nell'amore per un gay sicuro di sé trova la forza di scoprire se stesso, ma anche di portare il caos nello spettatore troppo abituato alle verità di genere assolute. E se sono i giovani a portare il caos, la giuria ha trepidato davanti al caos di AUSENTE del regista Marco Berger, a cui va una menzione speciale per la sceneggiatura originale, l'approccio sofisticato fatto di sguardi e silenzi che creano suspence e tensione drammatica, in un film in cui è l'adolescente ad abusare dell'adulto.

Concorso Documentari
La Giuria del
25° Festival MIX Milano - Concorso Documentari, composta da Fabrizio Grosoli, Tiziana Lo Porto e Paola Nasini, assegna i premi: Premio Migliore Documentario IL LUPO IN CALZONCINI CORTI (di Lucia Stano, Nadia Dalle Vedove, Italia, 2010, 56') con la seguente motivazione: Per il modo sano in cui descrive la nostra Italia difettosa restituendo senso e dignità a matrimonio e famiglia e per la scelta di raccontare due storie che incarnano valori positivi, coraggiosi e condivisibili.

Menzione Speciale: WE WERE HERE (di David Weissman, USA, 2011, 90') con la seguente motivazione: Per il valore storico, etico e narrativo delle interviste e delle storie di vita raccolte e la capacità di raccontare non solo un lutto ma anche la sua elaborazione.

Concorso Cortometraggi
La Giuria del
25° Festival MIX Milano - Concorso Cortometraggi, composta da Marco Albertini, Andrea Dispenza, Serena Fuart e Claudia Torresani assegna i premi: Premio Miglior Cortometraggio UNIFORMADAS (di Irene Zoe Alameda, Spagna 2010, 18') con la seguente motivazione: La vittoria è dovuta alla creatività nella rappresentazione della scoperta del desiderio lesbico in una bambina, sviluppata con ironica leggerezza, ma, al tempo stesso, con estrema pregnanza tematica, coerenza stlistica e abilità tecnico-narrativa. Da segnalare la recitazione della piccola protagonista, che con piglio sorprendente, dimostra come bambini e bambine - a differenza di molti "giudicanti" adulti -siano assolutamente aproblematici e "sani" rispetto alla scoperta del loro desiderio e rispetto alla costruzione dell'identità di genere.

Menzione Speciale TIDEN IMELLOM (di Henrik S. Dahlsbakken, Norvegia 2010, 24') con la seguente motivazione: Portando in scena un tema quasi sconosciuto come quello del lesbismo e della shoah, dà anche voce alla memoria di tutte le vittime dei nazi-fascismi.
All'anno prossimo!

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