La filantropia e l'inclinazione "amorosa" dell'azienda è nota ("Don't Be Evil", non essere cattivi, è il motto di Mountain View), ma dietro il supporto alla causa c'è anche una questione tecnica. Tra i molti dipendenti di Google non mancano gli omosessuali, e nelle operazioni logistiche dell'azienda, spostare un dipendente gay in un paese che non accetta le unioni diventa sempre più spesso un problema. La questione è affrontata da Mountain View in termini industriali e professionali, nell'ottica di fare pressione su quei governi in cui le decisioni negative in materia di matrimoni LGBT bloccano possibili iniziative anche molto importanti dal punto di vista economico.
Affari a parte, Google è schierato apertamente a favore dei diritti gay da anni, nel mese di giugno non manca mai la celebrazione del "pride" omosessuale. E anche per questa iniziativa, Big G non ha girato tanto intorno all'argomento, anzi: "Legalise Love" è partito inizialmente a Singapore e in Polonia, paesi che osteggiano le unioni gay. Google ha in programma di estendere l'iniziativa in nazioni dove Mountain View ha degli uffici, e dove i governi non legiferano in questo senso. Anche l'Italia si contraddistingue per inattività su questo fronte, quando non manifesta opposizione. E qui come in altri paesi, il peso sempre più rilevante di Google nell'ecosistema economico potrebbe stavolta indurre i governi a una riflessione più ampia.
Fonte: Repubblica.it
Nuovo ordine Mondiale...è gravissimo e non lo vedete. L'idificazione si se ai suoi gusti sessuali sono, secondo me una tragedia ! Google : Cia. E Cia, controllo da Israele !
RispondiEliminaontrollato da Israele...
RispondiEliminaFacebook =,Zuckerberg = CIAZ, Mossad, Controllo ebreo...grazie ai "gay".."don't be evil"...merda di propaganda...Gli Usa, con israele, sono i paesi che fanno tante guerre et che mettono in epricolo l'intero mondo... Ed i gay partecipano a queste schiechizze e bugie...Mamma mia..;
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