Il sindaco si è mostrato molto concreto. Ad accompagnarlo, alcuni consiglieri che avevano avviato il dialogo con le associazioni (Mariella Santacroce, Pietro Petruzzelli, Pierluigi Introna) e l'assessore all'Accoglienza, Fabio Losito. Le associazioni non si sono limitate a elencare carenze, ma hanno formulato proposte. Gianni Marsico dell'Agedo ha sostenuto che, a parità di costi, si potrebbero garantire, nelle case rifugio, due posti letto per omosessuali vittime di violenza. Pasqua Manfredi, di Un Desiderio In Comune, ha battuto sull'utilità anche di un semplice link tra il sito del Comune e quelli delle associazioni per promuoverne le iniziative e far uscire gay e lesbiche dalla invisibilità e dall'isolamento. Giuseppe Maffia dell'Arcigay ha parlato della necessità di sostenere i transessuali nell'inserimento nel mondo del lavoro. Il "tavolo" si è aggiornato a tra una decina di giorni. Emiliano si è impegnato a predisporre una delibera di giunta di indirizzo. "Un atto politico - ha spiegato - che contenga gli obiettivi ai quali la macchina comunale dovrà uniformarsi". Emiliano è pronto a prendersi la responsabilità politica dell'azione.
"Certo, se il Consiglio comunale volesse avviare una discussione costruttiva e non ideologica - ha detto - sarebbe un bene. Ma il rischio che questo tema si trasformi in occasione di marketing elettorale, c'è. Noi possiamo andare avanti autonomamente, come abbiamo fatto applicando la norma che consente alle coppie omosessuali a Bari di registrarsi come famiglia e come stiamo facendo contemplando le coppie non sposate nel bando per l'assegnazione di case popolari". Lo sportello per gli omosessuali potrebbe essere operativo fin dall'estate, stima Emiliano. Riguardo alla "celebrazione" delle unioni, chiesta da Between, il sindaco di Bari ha spiegato la sua posizione: "Nessuno vieta di celebrare l'iscrizione anagrafica, con una enfasi che manifesti la gioia dell'amministrazione per la costituzione di un nuovo vincolo. Ma non chiamiamolo matrimonio".
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
In foto un muro di Bari
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