12 luglio 2012

LA CHIESA EPISCOPALE AMERICANA APRE AI PRETI TRANSESSUALI

I vescovi della Chiesa Episcopale Americana, riuniti a Indianapolis per la loro conferenza nazionale, hanno approvato l'introduzione di un rito ufficiale per la benedizione delle coppie dello stesso sesso e hanno dato il via libera all'ordinazione di ministri transessuali. La liturgia per l'unione tra gay è stata votata dai vescovi come misura provvisoria per i prossimi tre anni e attende adesso l'approvazione del resto del clero episcopale. Alcuni membri della Chiesa si sono detti preoccupati per la decisione. Il vescovo Edward Little, della diocesi dell'Indiana settentrionale, ha dichiarato che questa scelta potrebbe allontanare la "Chiesa Episcopale dalla corrente principale del cristianesimo". Al contrario, il vescovo Mariann Edgar Budde si è detto certo che si tratti di un atto dovuto che consentirà di onorare e benedire quelle coppie dello stesso sesso che servono Cristo. La risoluzione approvata lunedì include una clausola che consente una sorta di obiezione di coscienza a quei ministri che non vorranno officiare la cerimonia. La decisione di aprire la Chiesa episcopale ai transessuali rappresenta l'ufficializzazione di una situazione di fatto già esistente, come testimonia il reverendo Carla Robinson, transessuale e vicario della chiesa di Tutti i Santi a Seattle. La Chiesa episcopale aveva già scatenato infinite polemiche e provocato una scissione al suo interno quando, nel 2003, aveva ordinato il suo primo vescovo dichiaratamente omosessuale. Ma una posizione liberale sulla questione gay accomuna in realtà alcune delle più antiche confessioni protestanti negli Stati Uniti: sia la Chiesa evangelica luterana, sia la Chiesa presbiteriana già da alcuni anni accettano la presenza di omossessuali tra le fila del proprio clero.

Fonte: La Stampa

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