17 maggio 2011

17 MAGGIO - GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA

Dal 2007, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia quale momento di riflessioni e azioni per denunciare e lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale. Il 17 maggio è stato scelto perché è la ricorrenza dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità avvenuta nel 1990.
In Iran, Mauritania, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Arabia Saudita e Nigeria, l’omosessualità è ancora punita con la pena di morte. In Africa del Nord è reato ovunque, tranne in Egitto dove comunque viene punita tramite leggi sulla morale. È reato in Gambia, Guinea, Ghana, Liberia, Mauritania, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo, Angola, Camerun, Botswana, Lesotho, Namibia, Swaziland. In Africa Orientale è reato ovunque, tranne in Madagascar e in Ruanda. In Medio Oriente l’omosessualità è reato ovunque (tranne in Israele), nei Territori palestinesi (quella maschile è reato a Gaza) e in Iraq dove, nonostante la situazione legislativa non sia chiara, innumerevoli sono le esecuzioni sommarie a danno degli omosessuali… In Asia l'omosessualità è reato in Turkmenistan, Uzbekistan, nel Brunei, Malesia, Myanmar e Singapore. L'India ha finalmente abolito l’ergastolo per gli omosessuali. Nel continente americano l’omosessualità è reato in Belize, Antigua, Barbados, Grenada, Giamaica, Trinidad e Tobago e in Guyana. In Oceania è reato in Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, nelle isole Figi, a Nauru, Kiribati, Tonga, Kivalu e nelle Isole Cook. Unico continente ad aver depenalizzato l’omosessualità in ogni suo Stato è l'Europa. Anche lo Stato Vaticano, nonostante le ben note posizioni in materia, non la considera un reato e questo ci fa capire che, anche in assenza di leggi esplicitamente contro lesbiche e gay, l'omofobia può essere comunque un fenomeno pericoloso e difficile da sradicare. Come accade, ad esempio, in grandi Paesi come la Russia o la Cina… ma anche in Italia che, fra i Paesi sviluppati, è uno dei più arretrati in materia di diritti delle persone omosessuali.

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