 La campagna fotografica "NOH8", realizzata dal fotografo Adam Bouska per per manifestare il suo dissenso alla "Prop8" (una legge che avrebbe annullato i matrimoni gay già celebrati in California), ha riscosso un successo internazionale ed ha registrato anche la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Forse sulla falsa riga di quella campagna, lanciata ormai un anno fa, il fotografo John Ganun e il produttore Brad Bilanin hanno dati vita ad una nuova campagna fotografico dal titolo "We Can Do It!", realizzata a sostegno dei diritti degli omosessuali di tutto il mondo. L'idea di base è quella di riproporre (prendendo ispirazione dagli omonimi poster creati da
La campagna fotografica "NOH8", realizzata dal fotografo Adam Bouska per per manifestare il suo dissenso alla "Prop8" (una legge che avrebbe annullato i matrimoni gay già celebrati in California), ha riscosso un successo internazionale ed ha registrato anche la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Forse sulla falsa riga di quella campagna, lanciata ormai un anno fa, il fotografo John Ganun e il produttore Brad Bilanin hanno dati vita ad una nuova campagna fotografico dal titolo "We Can Do It!", realizzata a sostegno dei diritti degli omosessuali di tutto il mondo. L'idea di base è quella di riproporre (prendendo ispirazione dagli omonimi poster creati da J. Howard Miller per supportare le truppe nel corso della seconda guerra mondiale) persone diverse sempre nella stessa posa e con lo stesso motto. Personaggi celebri che prestano il loro volto alla campagna e posano vestiti da marinai, poliziotti e casalinghe mentre mettono in mostra i loro bicipiti. Secondo gli ideatori, l'intento è quello passare un'immagine dei gay e delle lesbiche in tutta la loro potenza e non ritratti come vittime.
 









 
 
 


 
 
 

 
 
 
 


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