Fondo nero e soltanto una scritta: "IL TRIANGOLO E' ANCORA ROSA". Di sicuro non passa inosservato, in formato 6 metri per 3 il cartellone firmato Studio Grafico Tankboys che ha occupato a partire da dicembre in Via Nancy (laterale di Via Trieste) a Padova gli spazi solitamente destinati alla pubblicità. Seconda tappa di "New York Memories", il progetto artistico ideato da Tommaso Speretta, Andrea Goffo e Claudia Zini, per celebrare Act Up, il collettivo di attivisti e artisti gay nato a New York nel 1987, nei mesi scorsi aveva già animato Venezia riempiendola di guanti gialli e cartelloni con la scritta "Our Gloves Don't Match Indifference" e ora gli undici artisti italiani e internazionali coinvolti, hanno realizzato opere che rimarranno sulle strade padovane fino a sabato 16 gennaio, per raggiungere poi a Praga nel prossimo autunno. Un esperimento d'arte pubblica insomma, che punta ad essere stimolo diretto per il passante, spettatore e destinatario unico di un messaggio inatteso, in quello che si potrebbe chiamare un "Art Up" (act up artistico) che cerca la comunicazione istantanea, colpendo l'occhio dello spettatore nel secondo del suo passaggio con un unico simbolo: il triangolo rosa, puntando così a riattualizzarne la storia e il significato. Nato nei lager nazisti per identificare gli omosessuali condannati dal codice penale tedesco e riutilizzato poi dai movimenti gay come simbolo attivo di lotta, riconoscimento ed emancipazione "Il Triangolo Rosa" è stato dunque ripreso da Tankboys, lo studio grafico di Lorenzo Mason e Marco Campardo nell'opera realizzata grazie al sostegno della Fondazione March di Padova e che sicuramente rimarrà molto a lungo nella memoria dei passanti. "Lo scopo, come nel caso di Venezia, voleva essere quello di dare un contributo alla lotta all'omofobia, un'emergenza che in Italia è spesso ignorata ma dimostrata da 21 omicidi, 125 violenze e aggressioni e decine di atti vandalici e di bullismo di chiara matrice omofoba, registrati nell’ultimo anno - spiega Andrea Goffo uno degli ideatori del progetto New York Memories - Questa manifestazione artistica se da un lato prosegue il racconto di una storia ancora poco conosciuta, dall'altro si presenta infatti come un piccolo ma significativo e concreto contributo alla lotta contro l’indifferenza".
Fonte: Corriere del Veneto
18 gennaio 2010
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