22 giugno 2009

ANNA PAOLA CONCIA: IL PD DEVE USCIRE DALL'AMBIGUITA'

In vista del congresso del PD, Anna Paola Concia, parlamentare ed esponente della comunità omosessuale spiega ad Affaritaliani.it le ragioni della contestazione dello scorso 13 Giugno durante il Roma Pride. Sul palco infatti è salita anche lei, pronta a prendersi i fischi. A beccarsi, come è avvenuto e come testimonia un video, la contestazione di quel popolo non eterosessuale di cui lei stessa fa parte e che al PD rimprovera di essere quantomeno incerto nel tutelare i suoi diritti.

Beh, onorevole
Concia... Per lo meno lei ha mostrato coraggio...
"In realtà lo so che non fischiavano me personalmente. Anche perché è sotto gli occhi di tutti quello che faccio per i diritti degli omosessuali e dei transessuali . Fischiavano il mio partito. Giustamente. Perché non fa abbastanza".

In effetti, lei ha chiesto ripetutamente scusa, dal palco, a nome del
PD. Cosa dovrebbe fare di più?
"Su tutti i temi riguardanti i diritti civili e la laicità, il Partito Democratico dovrebbe avere posizioni più nette. D'altronde, questo è il problema che ne ha accompagnato la nascita. Spero che al prossimo congresso si dica finalmente che partito vogliamo essere, che valori e che identità vogliamo avere. Insomma, una fisionomia chiara, perché la gente possa scegliere se votarci o meno. Senza questa ambiguità".

Dopo il suo intervento e i fischi al "Roma Pride", qualche dirigente del partito l'ha contattata, almeno per riconoscerle il coraggio avuto?
"No. Nessuno. Parlamentari del partito sì: mi hanno chiamato in tanti, ringraziandomi. Ma dirigenti... Nessuno".

Nemmeno il segretario Dario Franceschini?
"No. Non mi ha chiamato per esprimermi solidarietà".

Le è dispiaciuto?
"Mah... No. Mi dispiace piuttosto per questo partito cui entrambi, Franceschini e io, teniamo".

Torniamo al congresso. Non le chiedo una dichiarazione di voto. Ma tra Franceschini e Bersani, secondo lei, chi può assicurare un maggiore impegno per i diritti della comunità GLBTQ?
"Non lo so, davvero. Perché finora nessuno dei due ha detto che
PD vuole, con quali valori, quali ideali. Niente. Nemmeno riguardo all'articolo tre della Costituzione, secondo cui tutti i cittadini sono uguali. Ancora non so cosa ne pensano".

Sembra che ci possa essere anche la candidatura del "laico" Ignazio Marino... Magari le sue posizioni sono più vicine alle vostre.
"Per ora sono solo voci... Si parla anche della candidatura della
Binetti! Mi auguro che sia una boutade".

Insisto: Marino? E' una persona che sente politicamente più vicina?
"Beh,
Ignazio lo è. E' una persona con cui ho combattuto, e continuo a combattere, tante battaglie. Ma non possono passare solo i nomi. Finché non mi dicono che idea di partito e d'Italia hanno, non me la sento di firmare 'cambiali in bianco' a nessuno".

Da tempo si ipotizza un accordo, a vari livelli, fra il
Partito Democratico e i cattolici dell'Udc. E' una cosa che la preoccupa?
"Ma come si fa a decidere con chi accordarsi in futuro senza aver prima definito la propria identità? Come si fa ad allearsi, se prima non si è scelto un proprio profilo netto?".

Il
Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha sostenuto che, visto il tanto indagare sulla sua "attività privata", il premier Silvio Berlusconi è più "discriminato" dei gay.
"Fantastico!
La Russa è incommentabile. Non si permettesse di mettere in mezzo la vita di cittadini omosessuali e transessuali che in questo paese sono davvero discriminati. Che tacesse, La Russa!".

Fonte: Affaritaliani.it

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