Questa notizia farà felice chi, come me, riteneva vergognosa l'applicazione dei bollini SIAE non solo su qualsiasi supporto audio, video venduto in Italia, ma anche su tutti i libri. Non so per quale motivo ma nessuno aveva mai la compiacenza di applicare il bollino su qualche parte "vuota" del CD e/o DVD e spesso si prediligeva attaccarli sui titoli della tracklist, sulla sinossi del film o ancora peggio sul volto di qualche personaggio presente in copertina. Per non parlare poi dei vinili, dei digipack, dei card sleeves e tutto ciò che possa aver a che fare con la carta. I bollini erano (e sono) impossibili da togliere. Immaginate voi che piacere…
Ho sempre pensato di intraprendere qualche azione legale nei confronti della SIAE a rimborso dei danni arrecati su tutto il mio materiale, ma questa volta "mi ha anticipato" la Comunità Europea e così la SIAE ha dichiarato ufficialmente la cessazione dell'applicazione dei bollini SIAE.
Con una circolare spedita a tutti gli associati e ai media, Enzo Mazza, Presidente in carica dell'associazione, ha cercato di spiegare nei dettagli l'iter giuridico italiano e comunitario che ha portato a questa risoluzione. In pratica, a seguito della Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (procedimento C-20/05) e di alcune Sentenze della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08, n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio 2008), è stato decretato che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell'ingegno."In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale", sottolinea il documento SIAE. In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo, in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".
A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione Europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno
essere valutati solo in seguito".
27 febbraio 2009
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Non ho capito..
RispondiEliminaquindi!?