27 febbraio 2009

I BOLLINI SIAE VANNO IN PENSIONE

Questa notizia farà felice chi, come me, riteneva vergognosa l'applicazione dei bollini SIAE non solo su qualsiasi supporto audio, video venduto in Italia, ma anche su tutti i libri. Non so per quale motivo ma nessuno aveva mai la compiacenza di applicare il bollino su qualche parte "vuota" del CD e/o DVD e spesso si prediligeva attaccarli sui titoli della tracklist, sulla sinossi del film o ancora peggio sul volto di qualche personaggio presente in copertina. Per non parlare poi dei vinili, dei digipack, dei card sleeves e tutto ciò che possa aver a che fare con la carta. I bollini erano (e sono) impossibili da togliere. Immaginate voi che piacere…
Ho sempre pensato di intraprendere qualche azione legale nei confronti della
SIAE a rimborso dei danni arrecati su tutto il mio materiale, ma questa volta "mi ha anticipato" la Comunità Europea e così la SIAE ha dichiarato ufficialmente la cessazione dell'applicazione dei bollini SIAE.
Con una circolare spedita a tutti gli associati e ai media, Enzo Mazza, Presidente in carica dell'associazione, ha cercato di spiegare nei dettagli l'iter giuridico italiano e comunitario che ha portato a questa risoluzione. In pratica, a seguito della Sentenza della
Corte di Giustizia delle Comunità Europee (procedimento C-20/05) e di alcune Sentenze della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08, n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio 2008), è stato decretato che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell'ingegno."In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale", sottolinea il documento SIAE. In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo, in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".
A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino
SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione Europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno
essere valutati solo in seguito
".

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