07 novembre 2011

VISTO NEL WEEKEND: FAUST

Visivamente grandioso, il FAUST di Sokurov (libera rilettura dell'opera di Goethe) è attraversato da un'atmosfera mortifera dalla primissima all'ultima inquadratura. Il suo dottore è una creatura infelice, non affamato di sola conoscenza ma soprattutto di cibo, di sonno, di denaro e di contatto amoroso: bisogni fisiologici e materiali che collocano inequivocabilmente l'inferno su questa terra. Il paradosso tragico della vita espresso nell'opera è che l'uomo può giungere al divino solo con l'intervento del demonio: per questo quando Wagner chiede al dottor Faust dove si trovi l'anima, il medico (pur avendo indagato le viscere e ogni organo umano) deve ammettere che non l'ha trovata. Il suo potere è umano e dunque limitato.
CRUDO.

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