21 ottobre 2011

GHEDDAFI E L'ITALIA DI BERLUSCONI

"In questi quindici anni ho avuto modo di incontrare più volte Gheddafi e di legarmi a lui da una vera e profonda amicizia: al leader riconosco una grande saggezza". (Silvio Berlusconi, 11 giugno 2009)

"Gheddafi è una persona intelligentissima, altrimenti non sarebbe al potere 40 anni". (Silvio Berlusconi, 12 giugno 2009)

"Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Ali". (Silvio Berlusconi, 23 dicembre 2010)

"[...] Faccio l' esempiodi Muammar Gheddafi, un modello per il mondo arabo [...]" (Silvio Berlusconi, gennaio 2011)

"Non ho sentito Gheddafi. La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno" (Silvio Berlusconi, 19 febbraio 2011)

"Finalmente la guerra è finita. Sic transit gloria mundi..." (Silvio Berlusconi, 20 ottobre 2011)

"La morte di Gheddafi è una grande vittoria del popolo libico" (Franco Frattini, 20 ottobre 2011)

Per non dimenticare le gigantografie di Berlusconi sui muri libici, il famoso "baciamano" (28 marzo 2010), la tenda beduina a Villa Pamphili, le frecce tricolori prestate al regime (con grande orgoglio e vanto del Ministro Ignazio La Russa), il cenone con 700 donne esponenti del mondo imprenditoriale italiano (organizzato da Mara Carfagna), le 500 hostess per il suo soggiorno romano...

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