16 maggio 2008

IL SI DELLA CALIFORNIA ALLE NOZZE GAY

Ancora un mese, e per le coppie gay in California potrebbe arrivare l'ora del fatidico "SI".
In una storica vittoria per i movimenti omosessuali la Corte Suprema del Golden State ha abolito il bando statale sulle nozze tra persone dello stesso sesso.
Le unioni civili non sono un sostituto accettabile del matrimonio, si legge nel verdetto di 121 pagine raggiunto di stretta misura (quattro giudici contro tre), secondo cui "la definizione di matrimonio come unione esclusiva tra uomo e donna è incostituzionale e deve essere ritirata dai codici". Secondo i giudici il bando delle nozze gay va contro "il diritto costituzionale fondamentale dele persone alla famiglia". La sentenza, che entrerà in vigore tra 30 giorni, apre la strada a che la California diventi il secondo stato dopo il Massachusetts dove coppie gay possono sposarsi.
Il governatore repubblicano della California, Arnold Schwarzenegger, ha detto che si inchina al verdetto della Corte Suprema statale "Rispetto la decisione della Corte e come governatore la farò rispettare", ed ha anche precisato la sua opposizione a un emendamento costituzionale che rovesci la decisione del tribunale. Il parere della Corte è importantissimo, per molti motivi. Sei giudici su sette sono conservatori, scelti da governatori repubblicani dello Stato. Quattro hanno votato a favore dei matrimoni gay, tre contro. La sentenza ribalta, inoltre, il risultato di un referendum popolare del novembre del 2000 con il quale la maggioranza degli elettori aveva bocciato le nozze gay.
Ancora una lontana utopia in Italia.

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