Ambra Angiolini, ex-lolita di "Non E' La Rai", musa di Ferzan Ozpetek , nuova protagonista dell’ultimo film di Cristina Comencini, ("Bianco e Nero", nelle sale l’11 gennaio) si racconta in un’intervista a "Vanity Fair", ripresa da varie testate online, nella quale sviscera le sue paure, le sue emozioni e ripercorre la strada che l’ha condotta fino a qui. Il matrimonio con Francesco Renga, che l’ha resa madre di due bambini, la serenità sentimentale, gli inizi con Boncompagni e quello strano mondo fatto anche di fan club che "in pratica, erano succursali di Muccassassina". Ricorda che in seguito entrò a far parte attivamente dei movimenti per la difesa dei diritti di lesbiche e gay. "Qualche anno dopo, cominciai a fare volontariato al circolo Mario Mieli di Roma. Ho conosciuto storie terribili: ragazzini cacciati di casa solo perchè omosessuali".
Per quanto riguarda la sua storia personale e alla possibilità di avere un coinvolgimento sentimentale con una donna, Ambra dice e non dice. "Non ho mai escluso la possibilità, ma un coinvolgimento chimico con una donna non l’ho mai provato. Eppure i complimenti più espliciti li ho ricevuti proprio da loro. Ce ne sono state alcune che, per me, avrebbero fatto follie".
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Fonte: QueerBlog
13 dicembre 2007
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