25 settembre 2007

DAVID LaCHAPELLE A MILANO

Nello star system, David LaChapelle ci è entrato 25 anni fa per caso, ma passando dalla porta principale, quella apertagli da Andy Warhol. Aveva 18 anni, era un bel ragazzo del Connecticut col desiderio di esporre le sue foto nelle gallerie d'arte, quando Andy Warhol ne fiutò il talento e lo cooptò a lavorare per la sua rivista "INTERVIEW". Da allora, come mostra la retrospettiva di 350 foto inaugurata a Milano a "Palazzo Reale" (chissà se il sindaco è stata avvisata: in confronto le opere censurate nella mostra di arte omosessuale "Vade Retro" erano da educande), è stato un susseguirsi di incontri mondani, feste con celebrità e lavoro forsennato, scivolato inevitabilmente verso la moda, lo spettacolo e le riviste.
Ora, però, al culmine della fama, LaChapelle ha deciso di invertire la rotta: "La moda è stata una deviazione di percorso", racconta mentre prepara la mostra con la precisione dei suoi set fotografici. "Finché ho avuto venti, trent'anni mi è piaciuto, ma ora il feeling se n'è andato, non sento più quella passione. Ho bisogno di esplorare temi più grandi di una stanza di vestiti e del resto nel mondo della moda sono sempre stato considerato un outsider: non mi importava vendere un vestito, ma mettere nelle foto una storia e un significato".


Eppure, da Armani a Diesel, tutti lo chiamano, così come le star: nonostante le sue immagini rivelino la mascheradietro cui si nascondono, nessuna rinuncia a farsi fotografare da lui. "Io celebro le star non le smaschero: non sono interessato alle persone, ma al loro involucro, a quello che proiettano nel mondo. Ognuno dice di sé di essere buono e puro dentro, ma quello che conta è ciò che buttiamo fuori". Il giro di boa è avvenuto con il film "RIZE", uno straordinario reportage sulla danza nei ghetti neri di Los Angeles realizzato nel 2005.

Poi è passato niente meno che a Michelangelo, al confronto diretto con il Diluvio universale dipinto nel soffitto della Cappella Sistina, alla serie dei musei allagati e ai "Risvegliati", immagini di persone che emergono dall'acqua. Che LaChapelle ne sia consapevole o no, sono tutti temi che Michelangelo si è posto nella vecchiaia: dall'esigenza di una rinascita della fede, al rinnegamento dell'arte. "Chi ha creato una bellezza così profonda deve essersi pur fatto delle domande", risponde imperturbabile. "Io avevo in mente questo timore dell'Apocalisse che incombe sul mondo globalizzato, volevo lavorare sulla nostra paura di un diluvio futuro". Anche le foto dei musei con l'acqua che lambisce le opere d'arte sembrano un tema michelangiolesco: inseguire la bellezza non porta alla salvezza dell' anima. "L'idea mi è venuta pensando alla mercificazione che si fa dell'arte, mentre il valore sta solo negli occhi di chi guarda, non nel prezzo. Volevo dire che tutto quello che possediamo è un prestito a termine: quando arriva il diluvio, l'arte, i diamanti, i soldi non varranno più niente".

Il sogno per il futuro? "La vita mi ha dato più di quanto avessi mai sognato. Voglio solo continuare a fare foto, sempre più oneste, comprensibili e accessibili. POP come i lavori di Michelangelo, la cui bellezza è universale".

Fonte: Corriere della Sera/ViviMilano






DAVID LACHAPELLE, Palazzo Reale, p.zza Duomo, Milano,
Dal 25 Settembre 2007 al 06 Gennaio 2008
Ore 9.30/19.30; Giov. fino alle 22.30; Lun. 14.30/19.30.
Ingresso € 9,00 - Tel: 02 80509362
Catalogo GIUNTI

www.davidlachapelle.it

11 commenti:

  1. è da VEDERE! cosi poi mi viene qualche idea per le nostre di foto :-)

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  2. Ci andiamo insieme?
    magari poi ci andiamo a prendere qualcosa da bere al "GUCCI BAR".
    che ne dici? ;-)

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  3. BELLA INVITI UN PO TROPPE PERSONE AL GUCCI BAR:-))))

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  4. beh lei è ricca può permetterselo...
    CORAGGIO!!!

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  5. Sono andato a vedere la mostra della Westwood...e non è un granchè...poi mi ha deluso lei che era contro la monarchia e vestiva i sex pistols è stata investita con il titolo di "dama" "dama"...come minimo avrei rifiutato...lei che era contro il sistema...
    E la Chapelle che ha detto che con Madonna non lavorerà più perchè è una stronza e struccata fa schifo?Beh Caro mio Superpop qui urge un tuo intervento...picchiamolo!
    E niente Gucci bar meglio un frappè da Viel :-)
    Saluti il vostro Arkangelo G

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  6. Quando qualcuno non ha niente di sensato ed interessante da dire, incomincia a sparare cazzate ed inventare...giusto per far parlare di se...evidentemente il caro DAVID deve aver dimenticato del versamento sul suo conto corrente bancario effettuato dalla signora Ritchie per la prestazione e la grande risonanza avuta sulle maggiori testate internazionali!!! Vabbeh alla fine le droghe bruciano il cervello..no?

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  7. ADORO LUI..E' IL MIO REGISTA PREFERITO!!! RIKORDO KE FA ANKE VIDEO

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  8. David vince...mi farei ritrarre volentieri da lui :)
    ma è allucinante la foto di Gael Garcia Bernàl....è divino e lo voglio!!!!
    superpop....al gucci???? al gucci??? al gucci???
    da quando sei diventato giapponese???
    AG

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  9. @ Mino: Grande regista! E' vero...

    @AG: Sempre scelto il meglio....

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  10. immagini che mi mancavano!! dove cavolo le hai prese così ad alta definizione??? wooow!!! sono andato domenica vedere la mostra.. e ho fatto un post a tema ovviamente :)
    adoro LaChapelle!

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