01 dicembre 2006

THE POWER OF GOOD-BYE

Molti ne erano già a conoscenza. 
Molti avevano capito. 
Da ieri mi sono DEFINITIVAMENTE trasferito a MILANO
Ebbene si, Milano. 
Non è stata una decisione affrettata. Non è stata sopratto una decisione semplice! Ma è un'ardua scelta che ho dovuto fare. L'ho fatto per il mio bene. Per il mio futuro. Per salvaguardare la mia integrità mentale ed il mio spasmodico desiderio di conoscenza. Mollare tutto, casa, amici, famiglia. Cambiare vita, trasferirsi e ricominciare da zero non è affatto facile e soprattutto sono consapevole che non lo sarà neanche nei per i prossimi mesi. Quanti pianti, quanti ripensamenti, ma dovevo farlo. Ne ero sempre più convinto. 

I baresi poi sono strani. Si professano grandi metropoliti aperti a tutto e a tutti. Invece sono ancora "imprigionati" nella loro ottusa testardaggine e ai loro schemi ideologici appartenenti ad un paeseotto chiuso e provinciale. Il barese guarda molto all'apparenza estrema senza pensare che per "apparire" bisogna esser dotati di un ben che minimo cervello. Il barese si professa grande amante ed estimatore della cultura senza capire che per apprezzare e capire una qualsasi espressione artistica, non bisogna solo acquistare testich e magari rimarranno intatti e mai letti sugli scaffalli della propria libera in salotto, messi lì solo per farne bella mostra.

Non voglio offendere nessuno. Non voglio attaccare nessuno. Sia ben chiaro! Anche io sono barese e ne sono (e ne sarò sempre) orgoglioso. A Bari ho vissuto gli anni più belli della mia vita ed ho conosciuto più che i miei migliori amici, i miei compagni di viaggio. Ora, anche se sarò fisicamente lontano, il mio cuore sarà sempe unito a loro ed alla loro gioia di vivere. Sempre a loro dico GRAZIE! Grazie per avermi dato tanto e per avermi fatto capire che l'amicizia può dare tanto ma può anche togler tanto. VI VOGLIO BENE. Nessuno escluso. 
Per il resto è ancora TUTTO da scoprire. 
Bisogna solo avere il coraggio e la forza di ricominciare.

La forza dell'addio...
 

14 commenti:

  1. Condivido quello che hai detto su noi baresi...buona permanenza a Milano, ma torna ogni tanto nella tua (e anche mia) Bari. Magari ti incrocerò per strada proprio quando sarai di ritorno a Bari.
    Ciao ciao

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  2. G.

    Io l'ho fatto molto tempo fa e capisco cio' che provi. Il mio cuore e' sempre a Bari, con la mia famiglia.

    Con il tempo ho capito che Bari nella mia vita apparira' nelle vacanze, nei momenti in cui ho bisogno di relax, di rallentare e di godermi la famiglia.

    Sai hanche che prima di trasferirmi a New York sono stato a Milano per 4 anni. Non mi meraviglierei se anche tu ti stufassi di Milano, che non e' poi tanto meno provinciale di Bari ... trust me on this one.

    Good luck my friend, and stay in touch.

    :-)

    M

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  3. In maniera franca condivido la tua voglia di andare oltre e conoscere, ma non darei la colpa ai baresi, perché i baresi sei tu, io, l'altro e l'altro ancora. Avendo conosciuto Milano ti dico che la qualitá della vita di Bari é indubbiamente cento volte meglio di Mialno, ma ognuno decide di sopravvivere su questa terra come meglio preferisce. Buona fortuna.

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  4. Caro anonimo2, condivido pienamente l'opinione del mio amico Giorgio. E ti spiego la ragione.
    Tra il '99 e 2000 ho vissuto a Milano per 7 mesi, il lavoro mi piaceva e anche la vita (seppure fosse cara). Purtroppo mi mancavano le mie cose e il mio spazio, per questo mi lasciai fregare da una squallida societa' informatica di Bari che mi assumeva a tempo indeterminato (a Milano ero con contratto interinale e l'azienda mi assumeva solo se mi trasferivo a Palermo!!).
    A Bari sono stato "Indeterminato" un paio di palle, perche' preventivarono di avere sgravi fiscali x 3 anni assumendo nuovo personale, dopo i 3 anni hanno inscenato una crisi commerciale drastica, tale da ricorrere a cassa integrazione e licenziare arbitrariamente.
    In queste condizioni ci sono stato io e tanti altri ragazzi che sono convinti che Bari sia il meglio, e vogliono rimanere vita natural durante aggrappati a mamma' e papa'.
    Non e' solo vivere bene in una citta' dal punto di vista economico e di svago, parliamo anche di professionalita'.
    Purtroppo ho avuto modo di verificare che anche aziende del Nord, che aprono a Bari, acquisiscono una mentalita' vuota e bacata, anche sfruttatrice. Dove sta la "meritocrazia"? Dove sta la cultura e l'inventiva, compreso il rispetto per il lavoratore?
    Non la trovo di certo a Bari.
    A Milano ho chiesto di entrare in una radio per imparare, mi hanno messo a catalogare i brani da inserire sul PC. Non era male come gavetta.
    A Bari ti chiedono di portare uno "sponsor", un cliente che acquisti uno spazio pubblicitario, per fregarsi i soldi e a te dare l'illusione di fare gavetta.
    Non sputo nel piatto dove mangio, pero' all'occasione mi rivolgo la dove ho modo di pensare al mio futuro!
    E credo che anch'io seguiro' tra non molto le orme di Giorgio.
    Negli ultimi 4 anni sono andato in crisi frequentemente, non dormendo la notte e rischiando l'infarto con la bulimia.
    In quei 7 mesi su vagavo da un punto all'altro della citta', mi bastavano anche cose semplci come una passeggiata al duomo, mi sentivo rilassato e sereno. Non avevo quella sensazione di dover pensare al futuro, niente stress, le strade piu' larghe dove camminare, nessuna macchina in doppia fila, nessuno che sul bus si metta ad urlare e parlare ad alta voce, e a proposito di bus mezzi a tutte le ore con il rispetto degli orari di transito.
    Ogni città ha il rovescio della medaglia: non c'è il mare e c'è lo smog, non ci sono soldi perche' la vita costa cara. Pero' fatemi il piacere: lo spirito di adattamento e' importante, lasciamo da parte tradizioni e radici.
    Casa non e' dove sei nato, casa e' dove pensi di stare bene.

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  5. non sono assolutamente daccordo su quanto dici,stefan 32....Se Bari fa' schifo come tu dici,che si fa?Scappiamo tutti al nord e lasciamo morire le nostre citta' del sud???io preferisco non scappare,ma combattere x un sud migliore x me e x chi ci sara' dopo...

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  6. Ho quasi 36 anni, sono per il "concretismo" e non per le utopie.
    Fino a quando esistera' la cultura del "CE-MME-NE-FREK" credo non mi trovero' mai bene in una citta' come questa...

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  7. Forse sono l'ultimo venuto su questo blog e non sapevo niente ... mi chiedevo dove fossi ... ti capisco, non hai di certo preso una decisione facile, ma se la senti davvero come necessaria, se è il tuo cuore che te lo dice ... hai fatto bene. Sono d'accordo con chi dice che casa è dove stai bene e non dove sei nato ... e che pensare di cambiare le cose in modo drastico in pochi anni è utopia ... alla fine uno deve anche pensare egoisticamente un po' anche a se stesso ... che poi penso che partire a un certo punto e staccarsi da mamma e papà non possa che farci bene ... all'estero a 18 anni un calcio in culo e fuori di casa, solo noi (e gli Spagnoli) a 30 anni ancora a casa dei genitori a fare gli eterni adolescenti ... E' vero che c'è il problema del lavoro, dell'organizzazione, della poca possibilità di conciliare università e lavoro in questo Paese ... ma per me è anche una questione di testa, di mentalità.

    In bocca al lupo per la tua nuova avventura a Milano. Io sono di Roma ma conosco Milano abbastanza bene, ci sono stato 5 volte trattenendomi anche per 10 giorni di fila ... Ti troverai un po' in difficoltà perché i Milanesi sono un po' freddi, a Roma ad es (e ancor di più a Bari e nel Sud, lo so, ho anche amici del Sud oltre che del Nord) siamo molto più caldi e accoglienti. Ma apprezzerai anche determinate cose di Milano ... la puntualità, il rigore, l'efficienza, i servizi ... la vita notturna, i concerti, perché no .. Io avrei scelto Roma :P ... Ma anche Milano, se si vuole rimanere in Italia, è una buona scelta. Altrimenti Londra o Parigi ... o San Francisco, per chi si vuole avventurare (è favolosa, ci sono stato).

    Anch'io sto pensando di andarmene da Roma, nel 2007, dopo la laurea ... non perché non mi piaccia, ma per un motivo forse futile ... la mancanza di spazi dentro casa mia ... vivo in un piccolo appartamento coi miei, divido la stanza con mio fratello .. ho bisogno di più spazio .. ma anche di cambiare, di mettermi alla prova .... si vedrà ... in bocca al lupo ;)

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  8. Wow,

    sono contento di vedere che un soggetto come questo scatena una serie di risposte alquanto profonde.

    Io sono l'unico della mia famiglia che ha deciso ad un certo punto di lasciare la bella Bari e darmi altre possibilita'.

    Giorgio sta facendo esattamente la stessa cosa. Sta aprendo altre porte ed allargando le sue possibilita' di essere felice e soddisfatto con la sua vita.

    Il risentimento verso Bari (che non gli ha offerto nulla) e' normale e perfettamente comprensibile. Giorgio capira' quanto gli manchera' Bari solo in futuro, quando la sua vita e carriera saranno piu' stabili.

    Per coloro che dagli altari del papa anunciano la loro devozione alla citta' natale, well... good luck. No, davvero. Vi auguro buona fortuna.

    Io ammiro mio fratello che ha deciso di rimanere li' e mettere su famiglia, inventandosi un lavoro ed un mercato che nel Sud e' agli esordi. Mio fratello giornalmente si scontra con la resistenza del Barese a crescere, ad allargare il proprio mercato e ad espandere le esperienze. Ammiro la mia amica Stef che dopo anni di universita' ha avuto un offerta di lavoro 1 mese dopo la laurea. Ammiro tutti coloro che restano e si sforzano di cambiare la citta'.

    Io non ce l'avrei fatta a restare. Probabilmente sarei caduto in depressione.

    MILANO

    Milano e' una citta' puntuale, ottima per il lavoro e la crescita. Milano e' una citta' fredda e grigia e il milanese (che poi milanesi di milano non esistono quasi piu'...) e' distaccato.

    La razza milanese piu' assurda sono i trapiantati che simulano l'accento milanese e se la tirano. Giorgio, diffida di questa razza, they waste your time.

    Trasporti: si, e' vero, sono puntuali se paragonati al sud. L'ultimo tram e' alle 2am. L'ultimo treno in metropolitana e' alle 12:30am (qualcuno ha detto che il servizio e' ininterrotto ... you wish). I Taxi costano ma ti salvano il culo alle 3 di notte all'uscita dalla disco.

    Domanda: in quale zona vivrai?

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  9. Il tema della discussione é piuttosto complesso e, se mi permettete, voglio apportare la mia esperienza. Come tantissimi giovani anch'io sono un emigrato che ha lasciato la sua Bari per cercare fortuna fuori. Ho tentato Milano, ma mi dispiace non ce l'ho fatta, troppo diversa da me, ed includo in quel "me" anche le mie origini, le abitudini della mia gente, la solaritá che ancora é spontanea in tante persone che non sono state toccate dal borghesismo. La carriera, i soldi, la professione? Obiettivi importanti nella vita di un individuo ma non bastano. La qualitá della vita di una metropoli come Milano é, per me, invivibile. Vivo a Barcellona, che molti italiani definiscono simile a Milano, ma il suo essere megalopoli é totalmente distinto. Tolleranza, civiltá, sviluppo, svago, cultura, oppurtunitá di lavoro, assieme ad un senso della ospitalitá ed una qualitá della vita unica (e vi assicuro che i catalani sono i peggiori tra tutti gli spagnoli!). Barcellona non é una cittá facile, ha i problemi di una grande cittá europea ma, mi dispiace dirlo, non la si puó comparare con Milano, assolutamente!!!
    Capisco quanto vanno via dal Meridione, ma mi dispiace per quanti finiscono inghiottiti dal miraggio del benessere.
    Spero che la discussione su un tema tanto importante continui.

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  10. Il tema della discussione é piuttosto complesso e, se mi permettete, voglio apportare la mia esperienza. Come tantissimi giovani anch'io sono un emigrato che ha lasciato la sua Bari per cercare fortuna fuori. Ho tentato Milano, ma mi dispiace non ce l'ho fatta, troppo diversa da me, ed includo in quel "me" anche le mie origini, le abitudini della mia gente, la solaritá che ancora é spontanea in tante persone che non sono state toccate dal borghesismo. La carriera, i soldi, la professione? Obiettivi importanti nella vita di un individuo ma non bastano. La qualitá della vita di una metropoli come Milano é, per me, invivibile. Vivo a Barcellona, che molti italiani definiscono simile a Milano, ma il suo essere megalopoli é totalmente distinto. Tolleranza, civiltá, sviluppo, svago, cultura, oppurtunitá di lavoro, assieme ad un senso della ospitalitá ed una qualitá della vita unica (e vi assicuro che i catalani sono i peggiori tra tutti gli spagnoli!). Barcellona non é una cittá facile, ha i problemi di una grande cittá europea ma, mi dispiace dirlo, non la si puó comparare con Milano, assolutamente!!!
    Capisco quanto vanno via dal Meridione, ma mi dispiace per quanti finiscono inghiottiti dal miraggio del benessere.
    Spero che la discussione su un tema tanto importante continui.

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  11. mi sento chiamata in causa...
    sono io che ho parlato fino alle 4 del mattino con Giorgio, mio cugino, di Milano una sera che era venuto da me... e ho acceso una miccia che però era già lì, pronta per essere accesa.
    Io vivo a Milano da 4 anni e 1/2 e vengo anche io da Bari.
    Milano è stata una sfida per me, Milano è una città che pretende molto, ma è una città che se riesci a conquistarla...ti da tanto!
    Bari è una città che ti culla, come una mamma che ti tiene in casa ma non ti fa crescere, che giustifica il tuo far niente, che ti profuma la domenica mattina di pasta al forno, apre le porte di casa alla gente, perchè è abituata a sfamare delle famiglie numerose...ma abituati a vivere bene...a far vedere che si vive bene...poi che si fa...si vive in un'illusione...credendo di avere il diritto di avere...un diritto che ti spinge poi a prendere in mano una pistola e per 2 lire ammazzare qualcuno in una sera di festa....

    Milano è una città che ti sbatte in faccia il traffico...i prezzi super cari...il fatto che se trovi un lavoro...ma non sai dimostrare che vali..puoi anche scordarti di avere i soldi per distrarti un po'...è una città che ti fa perdere ore solo per andare al posto di lavoro che ti darà da mangiare... è una città che se non te la sai cavare da solo...è inutile che speri che qualcuno ti dia una mano...
    a Milano poi non c'è il mare!

    Il mio primo anno a Milano lavoravo 16 ore al giorno(e non scherzo..erano veramente 16!)non riuscivo ad uscire...a vivere...

    ma ora non ho più problemi a trovare lavoro...se mi scoccio...posso sempre cambiarlo...perchè so che c'è tanta gente che conosce come lavoro...ed è pronta ad offrirmene uno...

    ho imparato a fare qualcosa che non conoscevo minimamente...mi sono fatta il culo...ma ora so di essere capace di farlo...naturalmente so anche che c'è sempre da imparare...ma so che ora sono così forte che potrei anche cambiare vita domani...

    è questa la differenza fra Bari e Milano...
    Milano mi ha permesso di crescere...togliendomi tutto ciò che amavo, e dandomi ciò che meritavo! Ho scoperto che si possono amare tante più cose così!!
    La conquista ti rende forte...

    e poi...ho imparato ad amare il Teatro...quando voglio c'è sempre qualcosa da vedere...

    ho imparato ad amare la musica dal vivo...oggi vado a sentire jazz, domani blues, e rock, o elettronica...o anche pizzica o musica popolare...e trovo sempre qualcuno che vale con in mano un microfono, o una chitarra...

    ho imparato a girare il mondo con pochi soldi...perchè Milano è il centro di comunicazione x l'Europa...e ci sono un mare di compagnie economiche...

    e viaggiando ho capito che forse Milano è l'unica città europea dell'Italia...

    Ho visto l'Italia...e l'amo tanto...ho visto Londra, Parigi, Berlino, Dublino, Barcellona, New York e tante città ancora...ogni posto ha qualcosa di magico e squallido insieme...

    ma conoscerle mi aperto la mente...

    è stupido difendere o criticare la propria città...

    ...scoprirsi cittadini del mondo è la cosa + bella che auguro a chiunque...

    ...l'importante è conoscere crescere ed essere sempre se stessi...
    ...partire se si rischia di morire dentro non significa smettere di lottare...bisogna prima trovare se stessi per avere la forza di lottare...

    siamo tutti diversi...e ognuno nasce con una forza diversa....

    se Giorgio deve partire per trovarla...ben venga...

    so che ormai è sputtanata questa poesia di Neruda...ma non posso non finire che così:


    Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
    giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
    rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
    bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
    sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
    all'errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
    lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
    sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
    consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
    non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
    chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
    giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
    fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
    chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
    respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
    felicità.

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  12. be, in bocca al lupo per tutto! un abbraccio Davide da palermo

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  13. Anch'io ho qualcosa da dire a proposito...
    Ho lasciato la mia Bari 2anni fa per seguire il mio sogno...e ora son qui nella grassa Bologna che mi ha adottato e mi coccola ogni giorno...!
    Ho lasciato la famiglia,gli amicii profumi e il mare della mia città...ho lasciato molto ma ho trovato molto di più...:una forza d'animo che avevo nascosto chissà dove...
    A volte cambiare vita ti rende più forte,ti fa scoprire lati di te che manco immaginavi di avere,ti da coraggio,ti apre mille porte ...
    Credo che ognuno di noi possa cambiare tante vite nella sua vita...basta solo trovare il coraggio di farlo!Poi il resto viene da sè:conosci gente,ti crei nuovi spazi,vedi nuovi colori,grandi piazze...certo il mare...quello ti manca...ma a bologna...se cerchi bene...c'è anche quello!!!E' calda Bologna,ti culla,ti vizia...non tanto per i bolognesi(che ormai ne sono ben pochi)quanto x la varietà di accenti italiani e non che la rappresenta.
    Io ringrazio questa città che orami adoro,ma in primis ringrazio me stessa e gli amici che ogni giorno dipingono le mie giornate!
    Ho lasciato il certo per l incerto...ma col tempo il mio incerto è diventata la mia unica certezza di vita!
    Perciò Giorgio,son convinta che il tuo coraggio e la tua voglia di cambiare saranno premiati col tempo..porta nel tuo cuore ciò che lo ha fatto battere forte fin ora ma lascia molto,ma molto spazio x tutto ciò che continuerà a farlo battere x la vita...!in bocca al lupo!!!!

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