A ricostruire la vicenda è il quotidiano The Daily Telegraph, che riporta ampiamente soprattutto le critiche all'iniziativa. "Le attività del Servizio Sanitario Nazionale non dovrebbero prevedere lo sperpero del denaro dei contribuenti per sostenere la causa di un gruppo di interesse minoritario", sostiene Norman Wells del Family Education Trust. "Non importa quanti sforzi si facciano per presentare un'immagine positiva delle famiglie costituite da coppie di partner dello stesso sesso", incalza. Per Wells, "il punto resta uno solo: ci vogliono un uomo e una donna per concepire un bambino". "E' folle che il Nhs stia sprecando soldi pubblici per ristampare le guide a causa di un singola lamentela", fa eco Robert Oxley, a capo del movimento TaxpayerScotland. Tra l'altro, evidenzia, "'diventare papà" non è un'espressione che identifica un certo tipo di coppia, quindi appare ridicolo preoccuparsi di cambiarla". Senza contare che "il Nhs ha priorità ben più grandi" che arrovellarsi sulla definizione di padre.
Attacchi al quale il Servizio Sanitario di Sua Maestà reagisce con britannico understatement: "Rivedere le pubblicazioni su base annua, o anche più spesso, è una pratica standard", precisa il portavoce del Nhs. Non solo. "Quando la protesta della comunità gay è stata ricevuta - assicura - il testo della guida era già stato sottoposto alla sua revisione annuale. I cambiamenti erano già stati fatti e la nuova edizione è stata stampata nel dicembre 2011". Novantamila copie riscritte, al costo di 100 mila sterline.
Quando i cretini decidono di essere politicamente corretti vengono fuori queste trovate...
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