Fabio Canino torna al Teatro di Rifredi dove negli anni '90 iniziò la sua carriera di attore/intrattenitore/provocatore con un inaspettato "Il Giornalino di Gian Burrasca" seguito a ruota da uno sfacciato e divertente "Making Porn" e dal suo indimenticabile "Fiesta", omaggio trash, ma non solo, al mito di Raffaella Carrà.
Canino è senz'altro il personaggio dello spettacolo italiano più adeguato, per storia e carattere, a portare sulla scena stralci di "Tutta Colpa di Muguel Bosé" ironicissimo romanzo di Sciltian Gastaldi (QUI un'intervista all'autore) che racconta l'evoluzione del costume italiano, dagli anni '70 al fatidico 2000, attraverso la musica, il cinema, la letteratura, la televisione, le icone gay e i turbamenti di un giovane metrosessuale (o bisessuale, se preferite) che a cinque anni inizia ad avere dubbi sul suo orientamento sessuale trovando irresistibili sia le spaccate di Heather Parisi che lo sculettare di Miguel Bosè. La televisione commerciale, in quegli anni innocente e non ancora "cattiva sorella", sarà la sua vera babysitter all'interno di una famiglia bislacca ma tipicamente italiana: papà nella Guardia di Finanza, mamma ex cantante di piano-bar, fratello neofascista iscritto al MSI e sorella omofoba e integralista cattolica che durante la storia sforna tredici figli.
"Tutta Colpa di Muguel Bosé" - Teatro di Rifredi, Firenze
da mercoledì 07 Dicembre 2011 ore 21.00
05 ottobre 2011
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